Eurolega, scossa Milano: Panathinaikos battuto e agganciato al 6° posto
L'Olimpia prende il controllo nel secondo quarto e s'impone 96-87: guidano Rodriguez, Sykes e Moraschini, non basta un immenso Fredette.
Dopo il ko interno con Cantù, Ettore Messina era stato chiaro: o si risorge ora o si crolla del tutto. E l'Olimpia sceglie la prima opzione: il Panathinaikos arriva al Forum sull'onda lunga del successo in casa del CSKA e ne esce agganciato al 6° posto. Schiacciato da un 96-87 che non descrive appieno la prestazione dominante di Milano, ben diversa da quella del risicato +1 sullo Zenit o degli scivoloni in campionato. Le chiavi sono il 46% dall'arco – decisivo per tenere a distanza un Pana mai domo – la difesa serrata sul deus ex machina ospite Calathes – che infatti, pur piazzando 11 assist, non brilla – e la serata di grazia dei registi. E se i 22 di Rodriguez non fanno scalpore, lo stesso non può dirsi per i 17 di Sykes. Impalpabile nelle prime due partite con l'Olimpia, pubblicamente bocciato da Messina dopo l'esordio e stavolta trascinatore nelle fasi salienti. E poi c'è l'apporto decisivo della frangia italiana: bene Biligha, Brooks e soprattutto Moraschini, determinate in un secondo quarto nel quale Milano mette le distanze con 7 dei suoi 12 punti.
Nel Panathinaikos 15 di Thomas e 28 di uno straordinario Fredette, che mette i primi 5 punti e da il la all'immediato 2-8. Messina chiama il time out e ottiene la scossa, perché Milano si compatta dietro, alza il ritmo davanti e sorpassa con la tripla di Roll. Il +1 dura fino al riposo, al rientro dal quale Moraschini piazza subito tripla e schiacciata: è il segnale che scatena l'Olimpia, che chiude il tempo col +10 di Micov e al rientro fa +12 con Rodriguez. Il Pana dimezza subito il distacco e scatena una guerra di triple nella quale il Chacho risponde per le rime, tenendo avanti i suoi.
Quindi, sul finire del terzo, Sykes esce dal bozzolo con un bis di stoppate e triple, che unite ai canestri di Roll valgono il +16 del 30°. L'ex Avellino ora non si ferma più: altra botta da fuori per il +17, ribadito, dopo il prepotente ritorno greco, da un 8-0, frutto dei suoi liberi e dei 5 di Gudaitis. Ma ancora non basta, perché Fredette è incontenibile e guida il 10-0 che allo scoccare del 40° vale il -7. Ma niente rimonta beffa, perché dopo un altro libero di Sykes c'è la rubata di Micov per la cavalcata a canestro di Rodriguez, cui seguono i liberi di Scola: +12, 21” sul cronometro e partita chiusa.