Hakeem Olajuwon il primo straniero a dominare in NBA
Quella di Hakeem Olajuwon è una storia unica per tanti motivi che vale la pena raccontare. Ha iniziato a giocare a basket in Nigeria all’età di diciassette anni molto tardi quindi e dopo due anni fu scelto da un’università americana ma nessuno stravedeva per lui. Ma in soli due anni fece passi da gigante e nel 1984 fu addirittura la prima scelta al draft NBA davanti a sua maestà Michael Jordan. Il suo rendimento in NBA fu altissimo e costante per tutta la sua carriera, mai un giocatore africano e straniero era arrivato così in alto in NBA. Vinse due titoli da assoluto dominatore battendo nei duelli diretti tutti i centri rivali delle altre squadre, Pat Ewing, David Robinson e un giovane Shaquille O’Neil compresi. Fu l’unico che nello stesso anno vinse il titolo NBA, il premio di MVP della stagione regolare, quello delle finali e quello di miglior difensore dimostrando quindi una completezza divina. I suoi due titoli NBA restano però macchiati dall’assenza del suo coetaneo Michael Jordan che si era dato al baseball; a dire il vero nel 1995 Jordan c’era, ma era rientrato a stagione in corso senza un’adeguata preparazione. Ma c’è anche chi fa notare che Olajuwon negli anni d’oro della sua carriera solamente nel 1995 ha avuto un grande campione come compagno, Clyde Drexler membro del dream team USA 1992, inserito nel 1996 assieme a lui tra i top cinquanta giocatori NBA della storia e in molti pensano che in quell’anno avrebbe potuto vincere il titolo anche con Jordan presente, ma queste sono solo supposizioni. Però tra i fuoriclasse assoluti di quel livello come Michael Jordan, “Magic” Johnson, Larry Bird, il nostro Hakeem Olajuwon è senza dubbio quello che negli anni d’oro della sua carriera ha avuto i compagni di squadra meno quotati. La sua leggenda è rimasta tale anche dopo il suo ritiro, perché anche grandi campioni NBA come Kobe Bryan e LeBron James lo chiamavano privatamente per avere delle lezioni sui movimenti vicino a canestro. In conclusione Olajuwon ha dimostrato facilità di apprendimento, completezza, e adattamento ad un paese diverso dal suo, ma oltre a queste qualità ne ha dimostrata un’altra forse pure più importante: la durezza mentale perché nei mesi di ramadan che lui da vero islamico rispettava pure in un paese straniero, dimostrava un rendimento costante, addirittura una volta durante un periodo di quel tipo fu premiato giocatore del mese in NBA. Dopo il suo ritiro è stato anche un ottimo promotore del basket in Africa, permettendo quindi a molti talenti attuali di poter giocare in NBA.
Andrea Renzi