L'Efes spazza via Milano ed è sola in vetta all'Eurolega
A metà partita si accende Larkin e l'Olimpia sprofonda: finisce 88-68. L'Olimpia risolve il contratto con White.
Si potrebbero addurre tante giustificazioni più o meno fondate, ma il punto è uno solo: tra Efes e Milano, al momento, la forbice è troppo ampia. L'IstanBlu prende il largo nel terzo quarto, si sbarazza dei rossoneri con un comodo 88-68 e ora è sola in cima all'Eurolega, complice la caduta del Real col CSKA. Milano non comanda mai – il massimo della vita è il 5 pari – e sprofonda nel suo misero 36% dal campo.
Vero che mancavano Moraschini e Brooks – infortunati – e gli epurati Mack e White, con quest'ultimo che da oggi è ufficialmente svincolato. Ma Ataman non era messo meglio, privo di Micic e con Moerman in panca giusto per far numero. L'Efes è di un altro livello e le assenze non gli pesano, anzi il quintetto iniziale è più che sufficiente per mettere la sicura alla vittoria.
Nell'Olimpia si salvano i lunghi Tarczewski e soprattutto Gudaitis, le cui giocate permettono ai suoi di ricucire l'immediato 12-5 dei turchi. Che comunque sono sempre avanti, trascinati da un Singleton che nel primo tempo mette tutti i suoi 16 punti, con 4/4 dall'arco. Per ammazzare la contesa però ci vuole il solito Larkin, bomber di serata a quota 23. Sul finire del secondo periodo l'americano ne mette 6 in fila e all'intervallo lungo i blu sono avanti di 9. Le sue scorribande continuano anche al rientro, Milano riesce a replicare per mezzo terzo quarto ma infine crolla sotto i colpi dello stesso Larkin e di Pleiss: 13-2, +18 e partita conclusa con un quarto d'anticipo.