Al PalaVela si saluta un'Auxilium Torino salvata dal campo e retrocessa dalle penalizzazioni, con applausi – per i giocatori – e insulti – per la società – che si mescolano nell'aria. In tutto ciò la VL Pesaro è come se non ci fosse e conclude la sua stagione così come l'ha quasi sempre condotta. Il 93-71 che ne esce è un monologo di Torino, presa fin da subito per mano da Jaiteh – 19 punti e 10 rimbalzi – e Hobson, che ne mette 18. Già nel primo periodo la VL va sotto di 11, mentre all'intervallo lungo, nonostante l'8-2 di inizio secondo quarto, è a -17, con 52 punti sul groppone.
Il resto serve solo come lungo addio del pubblico ai suoi, ormai ex, giocatori, definiti, al pari di coach Galbiati e staff, “orgoglio di questi colori”. Il più acclamato è il capitano Poeta, che coi suoi 11 assist va a un punto dalla doppia doppia. “Pagliacci e traditori” invece è il riassunto, inciso su striscione, di quel che Torino pensa dei dirigenti. L'Auxilium lascia la Serie A e la VL rientra a testa bassa negli spogliatoi, chiudendo in sordina una stagione a dir poco strana. Solo 7 vittorie su 30 partite, eppure la salvezza, per quanto travagliata, è stata meno a rischio rispetto agli ultimi anni, grazie a una Pistoia disastrosa ma infine graziata. In più, all'interno di una squadra mai stata tale spiccano il 2° e il 3° cannoniere della Lega - Blackmon e McCree - e il miglior rimbalzista in assoluto, Mockevicius. Salvo sorprese tutti ai saluti, insieme a un Boniciolli che il suo addio l'ha già annunciato. Pesaro centra l'obiettivo e come sempre si prepara a smantellare e ricostruire, pronta a continuare a navigare a vista.