Una ripresa in tono minore non cancella un primo tempo da fuochi d’artificio e così Pesaro riparte. Ancora in casa della Fortitudo, dove l’anno scorso arrivò l’unico successo di una stagione balorda e stavolta esce un 77-79 al cardiopalma. Che però dovrà essere confermato dal giudice sportivo, perché Bologna ha annunciato ricorso ritenendo irregolare la posizione di Robinson, rientrato a tempo record dopo la negatività di ieri. Nel frattempo comunque è la prima vittoria post Coppa Italia della VL, che chiude la striscia di 5 ko, consolida l’8° posto e stacca di nuovo la Effe.
Il tutto nonostante l’avvio choc, nel quale, dopo neanche 4’, Delfino lascia il campo dolorante al piede sinistro: partita finita e probabile lesione della fascia plantare, da valutare in settimana. Al ko del capitano sopperiscono i 5 in doppia cifra, con Filipovity e Massenat che ne fanno 30 in due. Ma sopra a tutti c’è un Cain da 10 assist e 8 rimbalzi, regista della squadra e decisivo nell’ultimo minuto. Fondamentali anche i rimbalzi offensivi e un primo tempo da 56 punti e 12/20 da tre.
In realtà però è la Fortitudo parte meglio, con gli 8 a testa di Totè e Aradori e il +8 del 9°. Tambone - 8 anche per lui - Filipovity e le triple di Filloy compensano e accorciano, a cambiarla però è l’ingresso, in chiusura, di Robinson: subito magia per il pari allo scadere, al rientro invece ecco due bombe, cui seguono quelle di Filloy e Massenat. Ne esce un 22-2, per una VL che ora domina e al riposo lungo è a +15.
Ma qui Bologna cambia volto, in difesa dimezza i punti incassati e in attacco viene trascinata da Totè – 21+8 rimbalzi – e dal duo Hunt-Aradori (16 a testa). Nel terzo parte col 17-4 del -2, Pesaro risale fino al +10 dell’ultima sosta ma poi crolla di nuovo. Al trio di cui sopra si aggiunge Banks, che innesca lo schiaccione del pari di Hunt e poi, al 37°, firma il gioco da 4 del sorpasso emiliano.
Si va punto a punto e l’esclamativo VL si chiama Cain: assist per il vantaggio di Robinson in apertura di 40°, poi recupero su Banks e rimbalzo offensivo che prolunga il possesso fino a 15” dalla sirena. Eppure un pasticcio in rimessa regala l’ultima azione alla Fortitudo, l’affondo di Baldasso però s’infrange su Filipovity e Tambone agguanta il pallone che assicura la vittoria.