Nessun fuoriclasse è esente da critiche negative
Spesso la gente immagina le leggende del basket come divinità invincibili e inavvicinabili, ma le loro carriere non sono fatte di soli elogi, ma anche di critiche negative; nessuno di loro fa eccezione, nemmeno i candidati al titolo di migliore di sempre. Wilt Chamberlain fu accusato di egoismo, di cercare solo record personali a discapito del rendimento dei propri compagni. Michael Jordan nei primi anni era considerato un giocatore di grandi statistiche, ma non un vincente.
LeBron James per anni è stato criticato perché incapace di rendere al meglio nelle finali dei play off e di vincerle. Kareem Abdul Jabbar veniva criticato perché nonostante l'altezza siderale di duecentodiciotto cm. pesava solo cento kg. troppo pochi per un centro e perché non era sempre decisivo nei play off. Ho citato i quattro giocatori che sono secondo la critica i maggiori candidati per l'ipotetico titolo di numero uno di sempre, ma si potrebbero aggiungere Nikola Jokic e Giannis Antetokounmpo del presente. Il primo accusato di scarsa difesa e scarso impegno e il secondo l'anno scorso per dei pessimi play off.
Che conclusione trarre da tutto questo? Quella di non mollare mai e cercare di migliorarsi sempre col duro lavoro, perché dei difetti li hanno trovati a tutti, anche ai migliori.
Andrea Renzi
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