Pesaro cade ancora, la Fortitudo passa 78-70 alla Vitrifrigo
È il fresco ex Totè a guidare la riscossa dell'ultima in classifica: la VL incappa in un'altra brutta prestazione e completa una settimana da incubo.
Alla Vitrifrigo Arena la sorte manifesta tutta la sua ironia: se la tremenda VL Pesaro dell’anno scorso vinse solo sul campo della Fortitudo, quella odierna cade 70-78 per il secondo successo stagionale della Effe, ultima e sempre ko negli ultimi due mesi. In più, beffa nella beffa, l’MVP di Bologna non è Banks (12+8 assist) né Happ (11+9 rimbalzi), bensì il fresco ex pesarese Leonardo Totè. Quasi fuori roster, 23 punti totali nelle precedenti 9 e stavolta monumentale col 100% al tiro e 15 punti tutti nel finale, 11 dei quali nel quarto decisivo.
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Dopo quella di Treviso la VL incappa in un’altra brutta prestazione: percentuali dal campo misere, 14 perse e la metà delle recuperate ospiti, a coronamento di una settimana nella quale sono sfumati pure i due punti conquistati con Roma. Non bastano i 19 di Massenat e i 17 di Delfino, cui si sommano il doppio 10 punti/rimbalzi di Filipovity (che però tira male e ha pure 4 perse) e l’11+8 rimbalzi di Cain, viceversa perfetto dal campo.
La Fortitudo ha la mira altrettanto sbilenca ma con l'esordio in panca di Dalmonte si fa squadra compatta, parente lontana di quella che, con Sacchetti, prendeva almeno 90 punti da tutti. Proprio l’applicazione difensiva vale, a cavallo del primo riposo, l’8-0 del +9 Bologna, dopodiché si entra in una sagra dell’errore bipartisan. Un nulla cosmico buono per l’esplosione di Massenat, che spezza lo 0/5 da tre della VL e ne mette 8 a stretto giro. Ne esce l’11-2 del pari e da lì in avanti si procederà in equilibrio, col tentativo di allungo ospite di fine terzo subito stroncato dai contropiede di Filipovity.
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Nel quarto invece non bastano gli 8 di un Delfino finalmente preciso dal campo, perché il pitturato VL diventa prateria e Totè è libero di fare ciò che vuole, colpendo a ripetizione. Il definitivo tracollo arriva negli ultimi 5’ 30”: le energie vengono meno, le scelte scellerate abbondano e Pesaro, che sta a +1, segna solo altri due punti. Così alla Fortitudo basta poco, per farla sua: a 1’ dalla sirena Withers è smarcato oltre l'arco e colpisce per il +6, Delfino e Filipovity mancano l’accorcio e Happ va a sigillare l’esordio vincente della gestione Dalmonte.