Pesaro, contro Brindisi il solito copione
Prima della solita rottura prolungata, prima del solito finale, c'è stato spazio anche per tenere il punteggio basso. Era quella la carta di Giancarlo Sacco per tenere aperta la partita. Molto bene per 5-6 minuti, con una Pesaro agguerrita e sul pezzo e a voler estendere il concetto bene per un quarto il primo. Poi l'agonia alla quale è ormai abituato anche il pubblico, tra i più appassionati e competenti, in un'Arena che invidiano dappertutto con il nuovo tabellone spaziale (il più grande d'Italia) tanto da giovedì qui la Lega Basket porta la final eight di Coppa Italia. Dal secondo quarto l'incantensimo si rompe, i ritmi salgono e anche le percentuali. La zona predisposta da Sacco viene ripetutamente colpita dalla lunga distanza. Senza punti di riferimento, la Carpegna trova qualcosa dal giovane Totè, ma Banks dall'altra parte spegne ogni velleità di rientro e con quel 10 di margine le squadre si avviano all'intervallo lungo.
Ripresa, le dighe sono aperte, trovare il canestro una costante per l'una e l'altra squadra. Due triple di Pusica e Bardford cercando di dare la scossa a Pesaro, ma Banks risponde con 4 personali e Brindisi da l'impressione di essere sempre in grande controllo. Il punteggio schizza in alto in meno di 4 minuti di gioco ed il tabellone dice 49-58 Happy Casa. Dopo molto tempo dal suo infortunio rientra in campo Chapman al posto di uno svagato Eboua, mentre in campo ormai si segna solo da tre e Pusica aumenta a 18 dopo appena i 4 del primo tempo. Banks è la Stella Polare dell'Happy Casa. L'americano schiaccia in contropiede e poi esce tra gli applausi di tutta la Vitrifrigo arena con 25 punti. La Carpegna crolla, Brindisi prende il largo è va a +15. Gli ultimi 10 minuti sono di puro allenamento per gli ospiti che arrivano facilmente a +24. Il pubblico di casa lascia pian piano l'Arena senza ormai nemmeno perder tempo a fischiare o inveire. Pesaro alza bandiera bianca fin dalle prime azioni di ultima frazione e si assiste a 10 minuti di puro garbage time. Il vantaggio si dilata a 24 punti con ancora 7 da giocare ed al pubblico è passata pure la voglia di contestare la squadra. Il nuovo bellissimo tabellone dice 77-103, per il resto è la solita maledetta domenica.