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Pistoia si "autoretrocede", la A del basket torna zoppa

E c'è anche la questione Torino, la cui promozione è legata a un passaggio di proprietà che, al momento, è lontano dal concretizzarsi.

16 giu 2020

Si temeva un bagno di sangue, invece dalla prima scadenza fissata la Serie A esce esattamente come prima, semplicemente azzoppata. Pistoia alza bandiera bianca e si riposiziona in A2, unica delle pericolanti a ricorrere all'estremo gesto. Salve VL Pesaro, Virtus Roma e Cremona: per le certezze c'è da aspettare il 31 luglio, data entro la quale dovrà essere perfezionata l'iscrizione, ma almeno per quel che riguarda i biancorossi i dubbi sulla categoria sono già stati fugati. Intanto si torna a 17 e dunque è tutto da rifare. Udine, Napoli, Verona e Tortona sono le principali candidate per andare a tappare la falla. Sempre che ci sia davvero una falla da tappare, perché il già ufficializzato ripescaggio di Torino rischia di restare sulla carta. I piemontesi sono di proprietà di Stefano Sardara, già patron di Sassari, per ovvi motivi potranno stare in Serie A solo in caso di cessione e di compratori, al momento, non se ne vedono. Per sistemare la faccenda c'è ancora un mese e mezzo, ma per adesso tutto resta nebuloso. L'obiettivo principale della Lega è ancora quello di evitare un'altra stagione a società dispari, se saliranno a 18 – come ufficializzato tempo fa – o se scenderanno a 16 – opzione che resta nell'aria – non è ancora dato sapersi.

Intanto chi è dentro deve cominciare a pensare a costruire la squadra e da questo punto di vista la VL Pesaro è un cantiere in apertura. Per adesso, sotto contratto ci sono Drell – per nulla convincente nell'ultima stagione – Morgillo e Serpilli – di rientro dai prestiti in A2 – e i giovani Alessandrini, Calbini e Basso: in parole povere, il roster è da costruire in toto. Circola il nome di Peppe Poeta, play classe '85 con 120 presenze in azzurro in uscita da Reggio Emilia, ma è chiaro che tutto dipenderà dall'allenatore. L'obiettivo principale è Maurizio Buscaglia – a sua volta fresco ex di Reggio e, allo stesso tempo, CT dell'Olanda - che però ha sul piatto anche un'offerta dei tedeschi del Rasta Vechta. Non dovesse andare, c'è la suggestiva ipotesi Aza Petrovic, a sua volta commissario tecnico – del Brasile – ma soprattutto protagonista, insieme al presidente Costa, dello scudetto 1988, il primo della VL.


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