Supercoppa Martin Mancini, la "prima" di Padova: Cantù ko 40-36.
I campioni d'Italia entrano nell'albo d'oro del torneo. Cantù vince la Supercoppa dei grandi contro Santo Stefano.
La tradizione vuole che, nella Supercoppa Martin Mancini, ogni squadra vinca tre volte di fila, prima di cedere il passo. Una regola infranta oggi per la prima volta, col Padova che fa sua l'edizione n°12 battendo 40-36 la Briantea Cantù, bi-detentrice del titolo. Una sfida tiratissima e ricca di colpi di scena quella tra le prime due classificate del campionato italiano giovanile di basket in carrozzina. Il primo strappo è un 10-0 che vale il 17-11 per Cantù, guidata da De Prisco, Tomaselli e Makram. E qui si chiude il primo quarto, nel secondo invece i lombardi segnano appena due punti e Padova può dilagare con le giocate di Scandolaro e i canestri di Amine Gamri, che sarà MVP e bomber di Supercoppa a quota 15. 18-2 il parzialone che manda a +10 i campioni d'Italia, con Cantù apparentemente incapace di marcare e reagire. L'ennesima svolta arriva quando, a metà terzo quarto, nelle fila dei blu si sveglia Bassoli, 31 punti nella passata edizione ma sin lì incredibilmente a zero. Alla fine il tabellone lo indicherà a quota 10 insieme a Makram, l'altro architetto del ritorno di una Briantea che pian piano risale fino al +1, siglato proprio dalla coppia in questione. Subito dopo il sorpasso però c'è l'ennesima porta girevole della partita, con Makram che spende il 5° fallo e manda in lunetta Scandolaro, il cui 2/2 riporta avanti Padova. Siamo agli sgoccioli e l'uscita di scena di uno dei suoi top taglia le gambe a Cantù, così i veneti controllano, la mettono al sicuro con Leita e col libero di Amine Gamri ed entrano nell'albo d'oro del Martin Mancini.
Accompagnato, stavolta, dalla Supercoppa dei grandi, nella quale invece Cantù non fa sconti e silura 71-57 i campioni d'Italia del Santo Stefano. Definitivamente distanziati già col 26-10 del primo quarto, nel quale Papi, mattatore di giornata, segna 17 dei suoi 21 punti. Questo il lato sportivo di un evento che vuole essere anche inclusione e solidarietà, come sempre ricco di pathos e partecipato sia in campo che sugli spalti. Dove accanto ai tamburi dei canturini e ai cori dei padovani c'è il tifo degli studenti delle elementari, sempre molto coinvolti nella giornata dedicata alla memoria di Martin e arrivati con tanto di striscioni per i giocatori. E poi il consueto parterre istituzionale, coi Capitani Reggenti Luca Boschi e Mariella Mularoni, il presidente del CONS Gian Primo Giardi e quelli delle Federazioni Pallacanestro e Sport Speciali – Damiano Battistini e Filiberto Felici – e il n°1 del basket in carrozzina italiano, Fernando Zappile.