Attenzione a chiamarlo uomo spogliatoio, chioccia e via dicendo. Perché Carlos Delfino è sì un giocatore lontano dagli esordi, ma in primis, ci tiene a ribadire, è un giocatore. Lui che dalla sua ha 8 stagioni in NBA, 4 Olimpiadi – con oro ad Atene e bronzo a Pechino – e un sogno dichiarato chiamato Tokyo 2021, giusto per capire che gli stimoli non mancano. I 38 anni e la stagione di inattività dopo la promozione in A con la Fortitudo sono dettagli di contorno per lui, per i tifosi di Pesaro – che l'hanno accolto con grande entusiasmo – e per Repesa. Che l'ha allenato in Fortitudo dal 2002 al 2004, l'ha fortemente voluto in VL e, a differenza degli altri pretendenti, ha mosso gli argomenti giusti per farlo sentire importante. "È forse il miglior coach che abbia mai avuto - dice Delfino - ho avuto altre offerte, ma tante volte mi chiedevano più dello spogliatoio che del campo. Lui invece mi ha parlato prima del campo".
Presentato Delfino, adesso si attendono altri acquisti, e qualcosa potrebbe muoversi a breve. Sembrano ai dettagli le trattative per il centro classe '88 Tyler Cain – 10 punti e 7 rimbalzi di media con Brescia – e per il play classe '98 Tommaso Baldasso, l'anno scorso alla Virtus Roma. E sempre in regia potrebbe tornare Chris Wright, protagonista nella salvezza del 2015 e con Pesaro notoriamente nel cuore. Il quasi 31enne americano è reduce dalla stagione coi polacchi del Pierniki Torun, con cui viaggiava a 15 punti di media. Fino al nero su bianco però la società non si sbilancia, memore di quanto successo con Baldi Rossi: accordo fatto, giocatore deciso a venire a Pesaro ma infine diretto a Reggio Emilia, che ha sfruttato i tentennamenti della VL – legati a quelli di Repesa – per presentare un'offerta più alta.
Nel servizio le parole di Carlos Delfino, ala piccola della Carpegna Prosciutto Pesaro