È stata una corsa contro il tempo, ma alla fine della sosta la VL Pesaro si presenta col tanto agognato rinforzo. Si parla del play americano classe '89 Mark Lyons, vero e proprio globetrotter che, in 6 anni di carriera, si è esibito in ben 7 nazioni, tra Europa e Asia. Le tende le ha piantate in Turchia e soprattutto in Israele, dove nel 2016 ha vinto il titolo col Maccabi Rishon LeZion. Viene dai libanesi dell'Al-Riyadi Beirut, dove viaggiava con quasi 18 punti di media. Il suo arrivo è ufficiale da più di una settimana, ma il tesseramento risale a ieri. Giusto in tempo per la delicata sfida con Brescia, che nonostante le roboanti premesse sta solo 4 punti più in su della VL. Lyons non gioca da un mese ed è reduce da un'influenza che l'ha portato pure all'ospedale, dunque non è al top. Ma Boniciolli, da lui, si aspetta qualcosina anche al di fuori del parquet. “Mi ha chiesto di essere un leader - dice Lyons - ci sono molti giovani in squadra: sono bravi e danno tanto ma in campo hanno bisogno di un leader ed è per questo che sono qui. Sono pronto a fare tutto quello che mi chiederà il coach. Se mi vuole tiratore tirerò, se vuole che la passi la passerò: semplice. Non sono ancora al 100% ma non sarà un problema. Finché ne avrò giocherò, in ogni momento in cui il coach avrà bisogno di me”.
Giocatore di baseball mancato, Lyons ha scelto il n°9, anche perché il suo amato 10, a Pesaro, è stato ritirato in memoria di Alphonso Ford. Alla VL ci è finito anche grazie alle ottime recensioni di Christon e Hazell, suoi ex compagni nonché ex biancorossi. “I miei amici hanno detto che a Pesaro c'è un'ottima organizzazione - spiega Lyons - cercavano un giocatore come me e mi sono piaciuti, è stata una scelta facile. E poi non sono mai stato in Italia, volevo venire qui. Ho già affrontato qualche italiana ma non so molto del basket che si gioca in Serie A. Però conosco tutte le squadre e i giocatori che vi militano. So che è un campionato duro e farò in modo di iniziare con una vittoria”.
RM
Nel servizio le parole di Mark Lyons e di Stefano Cioppi, play e DS della VL Pesaro.
Giocatore di baseball mancato, Lyons ha scelto il n°9, anche perché il suo amato 10, a Pesaro, è stato ritirato in memoria di Alphonso Ford. Alla VL ci è finito anche grazie alle ottime recensioni di Christon e Hazell, suoi ex compagni nonché ex biancorossi. “I miei amici hanno detto che a Pesaro c'è un'ottima organizzazione - spiega Lyons - cercavano un giocatore come me e mi sono piaciuti, è stata una scelta facile. E poi non sono mai stato in Italia, volevo venire qui. Ho già affrontato qualche italiana ma non so molto del basket che si gioca in Serie A. Però conosco tutte le squadre e i giocatori che vi militano. So che è un campionato duro e farò in modo di iniziare con una vittoria”.
RM
Nel servizio le parole di Mark Lyons e di Stefano Cioppi, play e DS della VL Pesaro.
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