Il Pavia regge 90 minuti ma non basta. Perché l'ultimo posto è una spirale di tristezza infinita e cose che capitano. Tutte contro, il fanalino di coda non gode mai di un colpo di fortuna. Non che l'Albinoleffe non abbia meritato. Anzi. La squadra di Madonna ha fatto la partita dall'inizio alla fine e anche se arpionato nel recupero e fatte salve le considerazioni di cui sopra il successo non fa una grinza. Bergamaschi a quota 17 in classifica, tornano in zona play off. Pontiggia, Salvi e Corradi vanno vicino a sbloccarla già nel primo tempo, e dopo l'intervallo non cambia l'assetto arrembante dei padroni di casa che costringe il Pavia a difendere 10 metri più indietro. Sembra fatta a metà tempo, Regonesi col contagiri sulla testa di Viola: Facchin ci arriva. La svolta ha un cognome importante e la freschezza dei 20 anni. Si chiama Mattia Valoti talentuoso figlio del talentuosissimo Aladino che adesso fa il diesse proprio all'Albinoleffe. Mattia esce dalla Primavera del Milan società cui il cartellino appartiene per intero. Prende l'ultimo pallone del match e in faccia ai trentenni decide di calciare lui. Nell'angolo della felicità.
Roberto Chiesa
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