Alla Vis Pesaro a Pescara non bastano un gol e un uomo in più (2-2)
La Vis si butta via e con l'uomo in più si fa raggiungere a Pescara, Avvio subito per Pesaro, cross di Di Paola, Peixoto gira e trova la deviazione decisiva di Alberti che spiazza il suo portiere. Reazione da squadra di quelli di Baldini, sale e colpisce Brosco e ci va poco lontano. Abruzzesi in pressione, Moruzzi vede il movimento di Valzania che non trova la porta. Arriva meritato il pari, Moruzzi recupera alto, l'invito è perfetto per Ferraris che sbuca tra i centrali pesaresi. I padroni di casa pensano di ribaltarla, ma Pellacani si fa prendere mentre colpisce Zoia, il suo rosso con oltre un tempo da giocare gela l'Adriatico. Ripresa con la Vis che la vuol vincere. Testa di Lari, fuori. Poi azione personale di Paganini che trova Plizzari non molto in linea, efficace in qualche maniera. Pesaro torna e stavolta sembra definitiva, Okoro la aggiusta a Pucciarelli, un'altra deviazione condanna Plizzari oggi impallinato dal fuoco amico. I marchigiani ora devono chiuderla, Ceccacci si ingamba, Plizzari si allunga, poi l'azione continua e Okoro si mette davanti, ma disturbato, calcia cadendo. Alto. Il Pescara prova a giocarsi il tutto per tutto, Cangiano si accentra e va a lato col sinistro. Mentre Nicastro mastica un gol fatto che non è cosa da lui. L'errore chiama la punizione. Quella sulla quale sbuca l'imprevisto e imprevedibile piedino di Lancini. L'ultimo sussulto è per Neri che spacca l'incrocio e lascia tutto invariato tra due squadre che volevano e potevano anche.
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