Arezzo-Rimini 2-0

In quei 12 minuti di amichevole che ha giocato giovedì prima di ritirare la squadra, Capuano l'ha preparata bene. Questa volta la gioca tutta e approfitta di un Rimini che da pessimi segnali di sè. C'è anche l'ipotesi cambio di panchina, certo che le operazioni di mercato in uscita hanno svuotato chi resta e mandato segnali di saldi piuttosto inequivocabili. Fa la spesa l'Arezzo, dunque, anche se la prima vera occasione è biancorossa con Polidori che prende il corridoio giusto e poi la chiude appena troppo sull'uscita del portiere. I toscani fanno la partita e il Rimini riparte se e quando può e il copione ci può anche stare a patto che l'attenzione sia massima. Il primo squillo di una certa consistenza è invece un quasi gol con Bentancourt che colpisce praticamente a colpo sicuro, ma Anacuora si inventa la paratona da copertina. Attenzione si diceva. Quella che manca totalmente nell'occasione del vantaggio amaranto: Capece batte furbo per Tremolada e nessuno si stacca per seguirlo, lo schema riesce e il suo diagonale finisce all'angolino. Dura solo un altro minuto il match. La difesa del Rimini pasticcia e Betancourt ne approfitta, Signorini in rimonta è costretto a prender su tutto e mentre l'arbitro arriva e si organizza per estrarre il rosso, Capuano è già a metà campo ad invocare l'espulsione. Che arriva inevitabile. Poteva invece far di più Capece sulla punizione successiva che il centrocampista praticamente appoggia ad Anacoura.
Ripresa con il Rimini che prova almeno ad agitarsi un po' e del resto l'uomo in meno molte cose preclude sul nascere. L'Arezzo gestisce forse un po' troppo senza affondare il colpo della sicurezza. Ci prova Cori a metà tempo e ci riesce a 10 dal 90' Madrigali che salta solissimo sul corner di Capece. Ora tutti a chiedersi che succederà alla panchina di Brevi, che è solo un aspetto della vicenda. E' più completo chiedersi cosa succederà al Rimini.

Roberto Chiesa