L'Ascoli respinge l'attacco del Teramo ed approfittando dei rinvii di Reggio Emilia e L'Aquila va in fuga, mettendo pressione sulle inseguitrici grazie al terzo successo consecutivo.
E come a San Marino, i tre punti arrivano in rimonta: il freddo non fa paura alle migliaia di tifosi ascolani che riempiono la Sud, ma l'avvio è amaro: Fioretti porta avanti meritatamente la SPAL dopo venti minuti abbondanti. Controversa la decisione che potenzialmente poteva indirizzare la gara verso Ferrara: l'autore del gol spallino attacca ruvidamente Addae, dal contatto il centravanti in giallo frana a terra e Proietti opta per l'espulsione. Ascoli sotto di un gol e in inferiorità numerica per un'ora.
Prima dell'ingresso negli spogliatoi Fioretti potrebbe bissare, ma perde l'abbrivio. La stessa boa di Semplici apre le occasioni della ripresa, ma la porta rimane distante.
L'Ascoli, un po' per caso, si rimette in piedi, sfruttando al meglio le occasioni di palla inattiva: Mori assiste Altinier, che fa 12 in campionato e 1-1 al Del Duca.
Di lì a poco la SPAL potrebbe tornare avanti, ma Fioretti non è lucido e si divora il nuovo vantaggio esterno, poi Pelagatti – col tacco – mette in angolo. Gli emiliani hanno un'infinità di occasioni, ma non capitalizzano: al 63' Lanni è mostruoso su Zigoni e il Del Duca pregusta il clamoroso colpaccio che prende forma – con un abbaglio di Proietti – al 73'. Lungo lancio per il neo entrato Perez che si lascia andare all'ingresso in area. Inconsistente e lecito il contatto con Silvestri che viene incredibilmente espulso: dagli undici metri l'italo-argentino non sbaglia e l'Ascoli trova un'incredibile rimonta non senza polemiche.
Distanza di sicurezza mantenuta, in attesa di scoprire come reagiranno le inseguitrici coinvolte in complessi recuperi che le costringeranno ad impegni ravvicinati. Ad Ascoli, intanto, si gode.
LP
E come a San Marino, i tre punti arrivano in rimonta: il freddo non fa paura alle migliaia di tifosi ascolani che riempiono la Sud, ma l'avvio è amaro: Fioretti porta avanti meritatamente la SPAL dopo venti minuti abbondanti. Controversa la decisione che potenzialmente poteva indirizzare la gara verso Ferrara: l'autore del gol spallino attacca ruvidamente Addae, dal contatto il centravanti in giallo frana a terra e Proietti opta per l'espulsione. Ascoli sotto di un gol e in inferiorità numerica per un'ora.
Prima dell'ingresso negli spogliatoi Fioretti potrebbe bissare, ma perde l'abbrivio. La stessa boa di Semplici apre le occasioni della ripresa, ma la porta rimane distante.
L'Ascoli, un po' per caso, si rimette in piedi, sfruttando al meglio le occasioni di palla inattiva: Mori assiste Altinier, che fa 12 in campionato e 1-1 al Del Duca.
Di lì a poco la SPAL potrebbe tornare avanti, ma Fioretti non è lucido e si divora il nuovo vantaggio esterno, poi Pelagatti – col tacco – mette in angolo. Gli emiliani hanno un'infinità di occasioni, ma non capitalizzano: al 63' Lanni è mostruoso su Zigoni e il Del Duca pregusta il clamoroso colpaccio che prende forma – con un abbaglio di Proietti – al 73'. Lungo lancio per il neo entrato Perez che si lascia andare all'ingresso in area. Inconsistente e lecito il contatto con Silvestri che viene incredibilmente espulso: dagli undici metri l'italo-argentino non sbaglia e l'Ascoli trova un'incredibile rimonta non senza polemiche.
Distanza di sicurezza mantenuta, in attesa di scoprire come reagiranno le inseguitrici coinvolte in complessi recuperi che le costringeranno ad impegni ravvicinati. Ad Ascoli, intanto, si gode.
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