Assocalciatori in guerra, 5 mesi in campo e uno stipendio
"Valuteremo oggi con i calciatori ma, per la Serie B e la C, siamo seriamente preoccupati: questa è la volta che qualcuno protesta davvero". L'Assocalciatori è sul piede di guerra, dopo il via libera del Consiglio federale della Figc alle nuove norme delle Licenze nazionali. La modifica contestata dall'Aic è quella che prevede, ai fini ammissivi per le società entro la seconda metà di agosto, il pagamento degli emolumenti (netti) e degli altri compensi scaduti al 31 maggio. "Siamo sorpresi e fortemente delusi dalle nuove norme per le iscrizioni, che consentono ai club, dalla A alla C, di pagare un solo mese di stipendio, e per di più al netto, di qui alla fine del campionato. Un comportamento assurdo e una norma irricevibile, che non abbiamo votato né noi né gli allenatori", la dura presa di posizione di Umberto Calcagno, vicepresidente dell'Aic.