Per la Juventus la beffa è doppia: nel proprio stadio la squadra bianconera sarà solo spettatrice di una finale che era tranquillamente alla portata. C'è il Benfica, che il proprio nome, in questa competizione non l'ha mai scritto nonostante 7 finali giocate, l'ultima lo scorso anno con il Chelsea. Il Benfica proverà a riempire la propria bacheca all'ottavo tentativo. Il tecnico dei portoghesi Jesus si sarà rivolto a qualche santone Cinese visto che da quelle parti il numero 8 è un autentico porta fortuna. Prevalenza portoghese anche sugli spalti dove sono attesi 40 mila spettatori, ma è certo che si faranno sentire anche gli spagnoli arrivati a Torino in maniera massiccia. La gara appare tatticamente equilibrata. Due scuole di pensiero calcistico simili, quella portoghese e quella spagnola, ma il Siviglia ha dalla sua una maggior esperienza in questo genere di partite: doppio trionfo nell'allora Coppa Uefa stagioni 2007 e 2008. Ogni partita, in questo caso ogni finale, fa storia a se, e nonostante non ci siano in campo stelle celebrate, ci sarà curiosità per vedere molti giocatori che in Italia non hanno avuto storia. Uno di questi è il brasiliano del Benfica,Siqueira: l'esterno sinistro basso arrivò nel belpaese grazie all'Inter, fece benino in B con l'Ancona, successivamente l'Udinese lo spedì a Granada. Questo nomade del calcio questa sera potrebbe festeggiare un Europa League, così come il secondo portiere del Benfica, Arthur, altro brasiliano che nella Roma non è mai entrato in distinta.
L'ultimo successo bianco/rosso/ verde risale al 1999, fu il Parma l'ultima compagine italiana a vincere il Trofeo.
L.G
L'ultimo successo bianco/rosso/ verde risale al 1999, fu il Parma l'ultima compagine italiana a vincere il Trofeo.
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