Il Teramo ribalta la classifica all'ora dell'aperitivo anche se a dar fastidio comincia presto perchè dopo una manciata di secondi solo un grande Grandi, cacofonico rafforzativo, dice no a Graziano. Ancora ospiti frizzantini, Barbuto strozza la girata e comunque Grandi c'è sempre. C'è anche il Bassano, dal piede educato di Minesso i pericoli non sono cosa rara. Calore benissimo in angolo. Bassano meglio nella seconda parte di primo tempo che si chiude con la volee di Bianchi non facile che infatti non trova la porta. Ripresa con Grandi grande come sopra, più che su Soumarè sul quale è sufficiente stare attenti lo è su Barbuti. Le proteste, sacrosante, per un fallo non fischiato su Grandolfo alla genesi nell'azione. Nell'ultimo quarto di match succede tutto e il contrario di tutto. Laurenti pesca Fabro, la pinza sembra quella giusta per una domenica da capolista. Subito dopo sempre veniti con idee di chiuderla. Il tiro cross di Karkalis non è abbastanza. E non è abbastanza nemmeno quando al 90' Bacio Terracino va vicinissimo al pari, ma trova il muro a protezione della città. Che cade all'ultimo assalto, per una distrazione imperdonabile che lascia Foggia solo sul secondo palo. Spingerla dentro vuol dire spingere Bassano giù dalla torre e prendere quel punto che ad onor del vero il Teramo ha a lungo inseguito.
Roberto Chiesa
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