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Blatter e Platini sospesi per 90 giorni dal Comitato Etico FIFA

8 ott 2015
Blatter e PlatiniBlatter e Platini sospesi per 90 giorni dal Comitato Etico FIFA
Blatter e Platini sospesi per 90 giorni dal Comitato Etico FIFA - Il Comitato Etico della FIFA entra a gamba tesa su Joseph Blatter e Michel Platini. L'organo di cont...
Il Comitato Etico della FIFA entra a gamba tesa su Joseph Blatter e Michel Platini. L'organo di controllo del calcio mondiale, riunitosi a Zurigo, ha sospeso per 90 giorni i presidenti di FIFA e UEFA e l'ex segretario generale della FIFA
Jerome Valcke. La sanzione potrebbe poi essere prorogata di massimo altri 45 giorni. Il comitato ha anche squalificato per 6 anni, con annessa multa di 100mila franchi svizzeri, l'ex vice Presidente della Fifa Chung Mong-Joon. Il sudcoreano, come Platini tra i possibili successori di Blatter, è stato punito per l'irregolare sostegno alla candidatura del suo paese per i Mondiali 2022. I quattro sono banditi, con effetto immediato e per tutto il periodo citato, da ogni attività calcistica nazionale e internazionale.

La decisione arriva dopo che la Procura generale svizzera ha messo sotto indagine Blatter per gestione fraudolenta e appropriazione indebita. Secondo gli inquirenti, nel 2005 avrebbe firmato un contratto a condizioni sfavorevoli per la Fifa con la Federazione caraibica di Jack Warner ,poi radiato a vita sempre dal Comitato Etico. Inoltre, nel 2011 avrebbe pagato due milioni di franchi svizzeri a Platini per un lavoro svolto sì per la FIFA, ma tra il 1999 e il 2002. A riguardo, il francese ha parlato di “decisione grave contro la sua immagine”, affermando che non ritirerà la sua candidatura alla presidenza dell'organo di governo del calcio mondiale.

A capo della FIFA dal 1998, Blatter è stato rieletto presidente per la quinta volta a fine maggio. Pochi giorni prima una maxi inchiesta internazionale aveva sconvolto l'organizzazione, con ben sette alti dirigenti finiti in manette per corruzione. Lo scandalo aveva spinto il 79enne svizzero a rassegnare le dimissioni già il 2 giugno, pur con la precisazione che sarebbe rimasto in carica fino all'elezione del suo successore, poi fissata per il 26 febbraio 2016.

Riccardo Marchetti

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