Boniek: "Grande rispetto per San Marino"
“Ho sentito qualche mugugno sulla partita con la Bulgaria – ha aggiunto – ma nel girone di qualificazione conta fare punti più che giocare bene. C’è poi tutto il tempo di dare una fisionomia e cercare il gruppo giusto per affrontare il prossimo Mondiale. Prandelli è molto bravo sul campo e nelle relazioni interpersonali. Non mi stupisce il fatto che possa decidere di tornare ad allenare un club perché può mancargli il contatto quotidiano con i giocatori”.
Chi vede bene per l’eventuale successione?
“Ce ne sono tantissimi di allenatori validi e ci sono anche giocatori di valore che possono consentire a un tecnico di fare bene. Mi pare che la successione sia un discorso troppo prematuro anche perchè bisognerà vedere dopo il Mondiale cosa succederà e chi sarà libero”.
Buffon è eterno come Zoff?
“I giocatori eterni non esistono”.
Una differenza tra i due?
“Uno fuma un pacchetto di sigarette... Siamo di fronte a due portieri straordinari. Zoff il mito della sua epoca, così come Buffon è il migliore del suo tempo. Non si possono fare paragoni perchè c’è stata un’evoluzione nel calcio che ha riguardato anche il ruolo e la preparazione”.
La sua Polonia domani sera a San Marino proverà a tenere viva qualche speranza di qualificazione?
“La nostra classifica è compromessa, direi che ci vogliono una serie di situazioni favorevoli, ma abbiamo il dovere di vincere e non m’importa con quanti gol per provarci fino all’ultimo. San Marino è una realtà molto dignitosa: nella partita in Polonia c’erano 50mila spettatori che hanno applaudito durante il loro inno, c’è un bel legame di amicizia anche se sul campo ciascuno fa il massimo. Ci arriviamo con il rammarico perché contro il Montenegro doveva andare meglio, è successo di tutto per le occasioni che abbiamo avuto. Abbiamo accettato il risultato e ora guardiamo avanti”.
Quanto sente addosso questo incarico di presidente federale?
“E’ un’esperienza particolare, se ne parlava da un pò e l’ho accolta come una buona opportunità per fare qualcosa di buono nei quattri anni di lavoro”.
C’è Inter-Juve alla ripresa della Serie A: Boniek come la vede?
“La sfida è aperta a qualunque risultato sebbene la Juve sia la più forte del campionato. La Juventus è preparata e strutturata, non a caso vince da due anni”.