Brasile-Italia non è solo Balotelli-Neymar

Brasile-Italia non è solo Balotelli-Neymar.
Turnover no o turnover sì? Turnover nì. Prandelli sa che Brasile-Italia non è una partita come le altre, e ancor meglio è a conoscenza che se gli azzurri non dovessero vincere questa sera a Salvador de Bahia, in semifinale li aspetterebbe la Spagna campione di tutto. Poi una sfida come Brasile-Italia non si può certo giocare a cuor leggero, prendendola sottogamba. Il rischio è che di là non facciano altrettanto, sfiorando la scuffiata, in gergo velico.
De Rossi e Pirlo, per squalifica l'uno e per dolori l'altro, non saranno della partita. La rivoluzione parte dal centrocampo. In attacco provate voi a spiegare a Balotelli che non giocherà contro il Brasile per preservargli la semifinale: ergo, Balotelli ci sarà. Si pensa all'esordio di El Shaarawi, e quindi non si tratterebbe di turnover vero e proprio, ma di diverso approccio tattico. Ma il piccolo faraone, vittima di un colpo in allenamento, difficilmente calcherà il campo contro i verdeoro. Volendo dare i numeri, la difesa a quattro davanti a Buffon è irrinunciabile: i terzi quelli della sfida al Messico, vale a dire Abate e De Sciglio. Barzagli non ha convinto a pieno nelle prime sfide, e dunque spazio al più brasiliano dei centrali azzurri: Bonucci promosso titolare e calmierato dal ben più europeo modus agendi di Giorgio Chiellini.
Montolivo vice Pirlo, con Aquilani e Marchisio ai suoi fianchi. L'ottimo Giaccherini tira il fiato, e nel tridente c'è spazio per chi non ha ancora messo piede nella competizione: Candreva e Diamanti. In mezzo, manco a dirlo, Mario Balotelli. Velocità e "garra" sulle fasce, imprescindibile per approcciare i brasiliani. Occhio anche ad un eventuale 4-2-3-1 con medesimi interpreti.
Sul fronte brasiliano i dubbi sono legati al ballottaggio Oscar-Lucas, con favorito il parigino. Per il resto confermato il blocco verdeoro con Hernanes a sostituire l'acciaccato Paulinho, sogno di mercato interista e che in Inghilterra danno già del Tottenham. Neymar, Fred e Hulk là davanti, Julio Cesar a disinnescare super Mario con l'ausilio di Dani Alves, Thiago Silva, Dante e Marcelo. Con Hernanes, a centrocampo, c'è Luiz Gustavo. Uno tra Oscar e Lucas, come detto, completa lo scacchiere.
Capitolo sicurezza. Secondo indiscrezioni non verificate, il numero uno brasiliano Rousseff è pronta a sguinzagliare l'esercito per garantire appieno la sicurezza a Salvador de Bahia, stanti i persistenti scontri tra manifestanti e polizia. La presidente ha parlato così: "I violenti sono una piccola minoranza. Ascolto tutti, ma il mio governo non tollera la violenza". Gli auspici: "Fare di più contro la corruzione; vareremo un grande piano per migliorare i servizi pubblici".


Luca Pelliccioni


Le parole di Cesare Prandelli nel pre-gara

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