Brasile-Serbia in finale del Mondiale Under 20

Favoriti e outsider: Brasile e Serbia si giocheranno domenica – alle 7:00 ora italiana – titolo e occhiello di questi Mondiali Under 20 in Nuova Zelanda.
I verdeoro calano il sipario sulla favola Senegal, sbloccando l'incontro con una goffa autorete di Anda Correa dopo appena 300 secondi: l'incursione di Joao Pedro prometteva bene, ma è il centrale africano a fare un frittatone, tagliando fuori Ibou Sy.
Il Senegal va in palla, il Brasile a nozze. Al 7' ci sono già gli spazi per un contropiede tre contro due in campo aperto: Gabriel si libera del pallone al momento giusto e Marcos Guilherme segna il suo primo gol iridato. È poi Gabriel – dopo la combinazione con Jean Carlos – a presentarsi davanti ad Ibou Sy, graziato questa volta dal montante. Nulla può però salvare l'estremo senegalese al 19' una sua uscita a terra imprecisa spalanca la porta al destro di Boschilia, al secondo centro in questi mondiali neozelandesi.
Al 19' la pratica è già sbrigata e c'è tempo anche per Jean di mettersi in mostra, disinnescando il bolide di Sidy Sarr con l'aiuto della traversa.
C'è ancora tempo per il poker, prima di rientrare negli spogliatoi: Jorge duetta con Jean Carlos e manda a vuoto Eli Cisse e il raddoppio di Mamadou Ndiaye prima di freddare Ibou Sy col mancino.
Il Senegal è già alla palla nel mucchio dal 5' di gioco, ma nemmeno la soluzione estrema porta al gol, complice la scarpata in curva di Mamadou Thiam.
Gli africani perdono la bussola e la testa: Eli Cisse più degli altri e viene espulso per un fallo su Guilherme. Tutto è ancor più semplice e il pokerissimo è una perla in verticale col tacco di Gabriel e l'appoggio in fondo al sacco di Guilherme.
Brasile in finale, meritatamente. Il Senegal conferma il potenziale africano – enorme – e l'enorme deficit tattico che ancora le formazioni del Continente Nero scontano quando è ora di stringere. Per i verdeoro è la nona finale iridata, con cinque vittorie alle spalle e un confronto con la Serbia nel futuro prossimo. L'ultima selezione balcanica a giocare e vincere una finale del Mondiale Under 20 è stata la Jugoslavia nel 1987. Successo ai rigori con la Germania Ovest. Evidentemente i tempi supplementari sono nel DNA slavo: la Serbia di Paunovic – dopo il successo agli extratime con l'Ungheria ed ai rigori con gli Stati Uniti – replicano in semifinale col Mali. A sbloccare l'incontro è Zivkovic, che approfitta di uno svarione di Mohamed Diallo per bucare Djigui. Il Mali è in bambola e sfiora il tracollo: Coulibaly tiene a galla i suoi negando la rete a Milinkovic con un salvataggio sulla linea.
Succede così che arrivi anche l'inaspettato pareggio: Kone arma il mancino e si produce in una sassata da 30 metri che fa secco Rajkovic e riapre il match. Gioia incontenibile per il terzino, a secco di reti fino alla semifinale.
Il Mali cavalca l'onda e costringe la Serbia nella propria area: Souleymane Diarra manda a vuoto Maksimovic e chiama Rajkovic al miracolo pre-intervallo.
Nella ripresa Paunovic prenota un appuntamento con la storia al 60', inserendo Saponjic – l'uomo che la risolverà – al posto di un abulico Gacinovic.
Nei regolamentari l'uomo in più dei serbi è però il portiere: Rajkovic anticipa un super confronto con Jean nella finalissima murando anche Dieudonne quando gli africani pregustavano la sfida di domenica pomeriggio. Non ditelo a Gajic che spacca il palo destro di Djigui, ma rimane con un pugno di mosche.
Si va ai supplementari, dove il gol vittoria arriva in chiusura di prima frazione: la sponda di Veljkovic trova la correzione aerea di Saponjic che riscrive la storia della Serbia, per la prima volta in finale in un Mondiale Under 20, certificata dalla superiorità numerica con cui si conclude la semifinale col Mali e nonostante l'erroraccio di Zivkovic, che sciupa il 3-1 e la vive male fino al triplice fischio di Mauro Vigliano, che non fa scherzi. La Serbia raggiunge il Brasile. Domenica lo spettacolo è assicurato.

LP

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy