Per l'11ª volta in 16 anni – amichevoli escluse – è di nuovo Italia-Spagna. Ed è già decisiva per la qualificazione, perché col pari tra Croazia e Albania l'eventuale vincitrice di stasera accederà agli ottavi, da prima del girone. Un'occasione d'oro per chiudere il discorso con un turno d'anticipo, nonché per vedere cosa sa fare la squadra contro una pari grado: dunque niente calcoli o adattamenti tattici sull'avversario, Spalletti va a giocarsela con la formazione tipo. Quindi 4-2-3-1: Donnarumma in porta, Di Lorenzo, Calafiori, Bastoni e Dimarco dietro, Barella e Jorginho in mezzo, Chiesa, Frattesi e Pellegrini a supporto di Scamacca. Non ancora del tutto tramontata comunque l'ipotesi Cristante, per dare più fisicità alla mediana.
Sul fronte Spagna, de la Fuente recupera Rodri e Morata – acciaccatisi nel 3-0 sulla Croazia – e anche Laporte, assente all'esordio. Anche qui però non dovrebbero esserci cambi nell'11: Carvajal, Nacho, Le Normand e Cucurella davanti a Simon, poi Pedri, Rodri e Fabian Ruiz a centrocampo e tridente Yamal-Morata-Williams.
E poi via con una sfida che si ripete per la 6ª volta negli ultimi 5 Europei, con in mezzo anche un incrocio in Confederations Cup, due nelle qualificazioni mondiali e due semifinali di Nations. Quasi solo successi iberici, tranne due pari e le vittorie italiane negli ultimi due Europei: se sarà tris, lo sapremo stasera.
Nel video le parole del CT dell'Italia, Luciano Spalletti