Calcio donne: finale Champions 2022 o '23, Italia si candida
L'Italia si candida ad ospitare allo 'Juventus Stadium' la finale della Champions League femminile 2022 o 2023. La Figc ha già trasmesso all'Uefa il dossier: in attesa della decisione del Comitato Esecutivo, che si pronuncerà il 2 marzo 2020, l'Italia spera di poter ospitare la seconda finale di Champions donne della sua storia dopo quella del 26 maggio 2016 allo stadio 'Città del Tricolore' di Reggio Emilia. Il dossier della candidatura è frutto della sinergia con il governo, il Comune di Torino e la Juventus. "Dal governo - ha annunciato il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora - ci sarà il massimo appoggio. Il mio augurio è di arrivare a quell'evento con una legge sul semiprofessionismo già vigente, festeggiando così non solo un importantissimo evento internazionale dentro i nostri confini, ma soprattutto una riforma epocale che il mondo dello sport femminile attende ormai da troppo tempo". "Il calcio femminile - si legge nella lettera di accompagnamento alla candidatura inviata alla Uefa dal presidente federale Gabriele Gravina - è il calcio del presente e il calcio del futuro.
Grazie al successo del Mondiale di Francia della scorsa estate, al nuovo indirizzo politico e agli investimenti decisi dalla FIGC, anche in Italia è finalmente diventato un asset fondamentale nella politica di sviluppo del calcio nel suo complesso. Un impulso decisivo nel programma di sviluppo avviato in Italia è stata la spinta offerta dall'apertura di sezioni femminili all'interno delle Società maschili di Serie A, come la Juventus. Non a caso vogliamo candidare Torino quale città ospitante della finale di Champions League del 2022 o del 2023, nello stesso stadio che ha registrato un record di spettatori in occasione della gara di campionato Juventus-Fiorentina della scorsa stagione".