Quando il calcio tracima nella violenza, non può nascere niente di buono. Quando uno sport, che ancor prima di vittoria e sconfitta significa gioco e divertimento, diventa teatro di guerriglia, lo sgomento è tanto. Tutto questo è successo nella qualificazioni ai Mondiali del 2014 – sponda continentale africana. Nella sfida tra Senegal e Costa d’Avorio – giocata a Dakar –si fa la conta dei feriti, saliti ad una decina. La partita è stata inizialmente interrotta per poi essere sospesa al 75’ per i violenti scontri che impazzavano sugli spalti. Il caos è iniziato dopo che Didier Drogba ha trasformato il secondo rigore della serata portando la sua formazione sul 2-0 – un penalty evidentemente molto discusso.
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