Anche la panchina della nazionale femminile è un argomento di attualità. Un tema sul quale non mancano le polemiche, non ultimo il botta e risposta tra Carolina Morace e Renzo Ulivieri. Da una parte l'ex attaccante della Nazionale a sottolineare la poca considerazione, dall'altra la replica del presidente dell'Assoallenatori, che ha ricordato che la scelta del tecnico spetterà al presidente Gravina. Intanto il mondiale di calcio femminile ha stabilito le sue quattro semifinaliste: Australia, Inghilterra, Spagna e Svezia. I quarti di finale hanno confermato le novità del movimento femminile, che nel tabellone a scontro diretto ha perso gli Stati Uniti campioni in carica e il Giappone, tra le squadre favorite. Qui viene fuori la Svezia, che ha già fatto vedere la differenza contro l'Italia nel girone e che negli ottavi ha eliminato Rapinoe e compagne, poi nei quarti il Giappone. Sulla carta la squadra di Peter Gerhardsson diventa la principale candidata alla vittoria finale visto il percorso fatto. In semifinale c'è la Spagna di Alexia Putellas.
Le Furie Rosse stanno disputando un ottimo mondiale, ma note sono anche le tensioni tra la squadra e il ct Vilda. Una convivenza forzata, con il gruppo da una parte e l'allenatore dall'altra. Fino ad ora le cose sono andate per il verso giusto, la semifinale è il miglior risultato di sempre della Spagna ai mondiale e la vittoria contro l'Olanda ha confermato le qualità delle iberiche. La sorpresa di questo mondiale è l'Australia. Le padrone di casa hanno eliminato la Francia ai rigori. Sono una nazionale in grande crescita con calciatrici come Samantha Kerr, attaccante del Chelsea e il capitano Stephanie Catley dell'Arsenal, per ricordarne un paio. L'Inghilterra è campione d'Europa in carica e altra favorita per arrivare in fondo. Intanto arrivano anche i primi dati del mondiale femminile, in Australia/Nuova Zelanda è già stato battuto il record assoluto di presenze di pubblico, superando quello di Canada2015 fermo a 1.353.306.