Riccardo Garrone ha salvato la Sampdoria per poi innamorarsene. E' questa la storia del presidente della società blucerchiata che fu del suo amico Paolo Mantovani. Un patron che si contraddistinse per gentilezza, eleganza, generosità, ma soprattutto per una grande moralità. Garrone con la sua Erg era sponsor della Sampdoria di Paolo Mantovani, così legato alla squadra da dire che "la Samp porta fortuna alla Erg e viceversa". In virtù dell'amicizia con Mantovani rilevò la società che, dopo la morte del presidentissimo, si avviava al fallimento. Nel 2002 ne diventa quindi presidente e al suo primo anno ha ottenuto la promozione in serie A con l'allora tecnico Walter Novellino. La migliore stagione in blucerchiato è stata quella del 2009-2010 quando la Samp arrivò quarta in serie A, raggiungendo la qualificazione ai preliminari di Champions League. Furono anni belli, quelli per i blucerchiati. Nonostante la retrocessione in serie B e il ritorno in A, Riccardo Garrone non l'ha mai abbandonata. Solo negli ultimi anni ha voluto che la presidenza operativa fosse affidata al figlio Edoardo. Ha superato con grande signorilità il brutto momento legato ad Antonio Cassano, "quasi un figlio" lo chiamava, che nell'ottobre 2010 lo offese negli spogliatoi del 'Mugnaini' e che poi venne ceduto. "Fu indispensabile nella gestione di Cassano, Garrone era una persona saggia e ricca di valori - ricorda l'amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta - Era un imprenditore di successo e per me un punto di riferimento, lo ricorderò sempre. Se sono alla Juventus lo devo anche a lui". "Un dolore straziante - ha aggiunto in un comunicato apparso sul sito dell'Inter Antonio Cassano che così ha voluto con poche e semplici parole ricordare il suo ex presidente - oggi è uno dei giorni più brutti e tristi della mia vita. Rimarrai per sempre nel mio cuore e ti vorrò bene per sempre".
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