Calcioscommesse: è ancora bufera
“Un amico in comune – che non c'è più – è il vettore tra me e Bazzani” – ammette Brocchi. Il quale nega di avere mai avuto niente a che fare con le combine. Solo accrediti e biglietti, anche lui. Ed oltre cento contatti telefonici. Come l'ex compagno al Milan, si augura di chiarire al più presto la propria posizione davanti ai magistrati.
Emilia epicentro di tutto? Difficile dirlo, certo importante fucina dell'organizzazione. Bombardini, Mingazzini, Colucci e Bellucci sono i nomi di calciatori orbitati in Emilia – come D'Anna e Terzi – che figurano tra gli indagati.
Una brutta storia di manipolazione e truffe, che non riguarda solo i saloni dorati della Serie A. Il marcio è più vicino di quel che sembra: Cosimo Rinci – arrestato la notte scorsa dalla Polizia di Rimini – era infatti team manager del Riccione Calcio, nonché braccio destro di Ermanno Pieroni, anche lui indagato nell'ambito dell'inchiesta Last Bet con le accuse di associazione a delinquere, truffa ai danni degli scommettitori e frode in competizioni sportive.
Ci sono anche partite di Cesena, Forlì, Bellaria, Santarcangelo e San Marino nel mirino della procura. Le soffiate sono di Rinci a Spadaro: il team manager del Riccione assicurò lo scorso aprile 11 risultati. Ne uscirono nove. Tra queste San Marino – Trapani, decisa dall'ex Abate e decisiva per la vittoria in campionato dei siciliani, oggi in Serie B.
Un nuovo – potenzialmente risolutivo – filone dell'inchiesta Last Bet. Questa volta però, oltre a sparare nella folla, sarà necessario procedere in maniera esemplare nei confronti di chi pare aver tenuto i fili delle marionette in tutto questo tempo.
LP