Continuano senza sosta gli interrogatori alla Procura di Cremona sul calcio scommesse. L’ultimo, in ordine di tempo, quello di Angelo Iacovelli, amico tuttofare dei giocatori del Bari. Oltre due ore e mezza davanti ai magistrati per raccontare le sue verità. Che, a quanto pare, sono molto scomode per i calciatori. Marco Rossi, Bentivoglio, Parisi, Belmonte e soprattutto Masiello, secondo fonti investigative, ne escono a pezzi. In pratica Iacovelli, oltre a prestarsi a qualunque incombenza, anche pagare le bollette, era un semplice passacarte. “In campo, ha precisato il suo legale, non ci andava certo lui.” Chiara l’allusione ai giocatori che, per i magistrati, si vendevano al miglior offerente. A volte anche a più cordate. Il capo cordata, quello che muoveva tutto, era Antonio Bellavista. L’ex capitano del Bari mandava Iacovelli a sondare gli umori dello spogliatoio. Per Iacovelli i vari Parisi, Belmonte e compagnia non sono mai stati minacciati ma erano d’accordo. Cosa accaduta per i tarocchi non raggiunti per le partite con Sampdoria, Roma, Palermo. Il portantino ha aggiunto altre due partite: col Chievo e Bologna. Trovando, ha precisato Iacovelli, sponde anche nelle altre squadre. Il numero degli indagati, a questo punto, potrebbe aumentare.
Piero Arcide
Piero Arcide
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