In principio fu Antonio Caliendo, che nel 1973 depositò presso uno studio notarile la procura di Giancarlo Antognoni e di fatto inventò un mestiere. Che poi divenne professione fino all’esplosione degli anni 90 quando l’agente diventa figura centrale del mondo del calcio. Figura chiacchierata ed imprescindibile, quella del procuratore, che oggi Caliendo ricorda con un libro “Nessuno prima di me” che raccoglie aneddoti e curiosità ma anche proposte. Perché dall’assemblea riunita al Mammut di Modena si discute del passato, ma soprattutto di futuro e di calciopoli e di quello che sarà dopo l’ennesimo ciclone scommesse. Caliendo mette nero su bianco che è ora di superare il concetto di responsabilità oggettiva e di riformulare le regole di un mestiere che ha inventato a suo tempo e oggi è in grado di reinventare.
Roberto Chiesa
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