Il Messico difenderà il titolo venerdì alle 20 ad Abu Dhabi avversario la straordinaria Nigeria. Ma andiamo con ordine. Il calcio è fatto di episodi e l'Argentina ha un grande rammarico, quello di non aver sfruttato un calcio di rigore assegnato dall'arbitro italiano Rocchi. Driussi, già nel mirino di alcuni club europei, calcia bene ma Gudino compie il miracolo. Goal mancato e goal subito. Dura legge che prontamente si materializza, quando Ivan Ochoa spedisce alle spalle di Batalla il goal dell'1 a 0. Lo stesso Ochoa al 21’ trova la rete del raddoppio, battendo a rete da pochi passi. L’Argentina, rimasta in 10 per l’espulsione diretta di Ibanez a metà primo tempo, nella ripresa tenta il tutto per tutto alla ricerca del pareggio, ma viene punita nel finale dalla rete di Granados che vale il definitivo 3-0. Il Messico è la prima finalista del Mondiale 2013; l’Argentina, che chiude in 9 uomini dopo l’espulsione del portiere Batalla, si deve accontentare della finalina di consolazione.
Dopo un inizio di grande intensità da parte di entrambe le formazioni, è la Nigeria a guadagnare campo e a rendersi maggiormente pericolosa in area avversaria. Gli sforzi sono ripagati al 21’, quando Awoniyi batte il portiere svedese per il vantaggio dei suoi. Da qui in poi è praticamente un monologo nigeriano, ma la certezza della finale arriva solo negli ultimi 10’ di gioco, quando prima Okon e poi Ezeh chiudono definitivamente i giochi. Venerdi la finale che solo sulla carta vede i messicani favoriti.
Lorenzo Giardi
Dopo un inizio di grande intensità da parte di entrambe le formazioni, è la Nigeria a guadagnare campo e a rendersi maggiormente pericolosa in area avversaria. Gli sforzi sono ripagati al 21’, quando Awoniyi batte il portiere svedese per il vantaggio dei suoi. Da qui in poi è praticamente un monologo nigeriano, ma la certezza della finale arriva solo negli ultimi 10’ di gioco, quando prima Okon e poi Ezeh chiudono definitivamente i giochi. Venerdi la finale che solo sulla carta vede i messicani favoriti.
Lorenzo Giardi
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