Il punto, per quanto sia poco, è l’unica cosa da salvare. Non c’è traccia di manovra e nemmeno di quella rabbia schiumata quasi sempre nella gestione Bisoli. Sarà l’onda lunga dei 4 gol di Modena, sarà il fiato corto di una squadra che quando pesca dalla panchina non trova mai le risorse sperate, fatto sta che finisce 0-0 con un sussulto per parte e l’impressione che le preoccupazioni abbiano superato anche l’effetto Manuzzi. Un passo indietro, forse fisiologico. Dopo l’impatto dirompente il nuovo corso ha inciampato perché ora la cosiddetta scossa si è affievolita e il tecnico dovrà metterci qualcosa di suo. Ha chiesto tempo, Bisoli, e ci mancherebbe. Non si può avere tutto e subito, perché quello che emerge è che non tutti i problemi sono figli della gestione Campedelli. Sono limiti di una rosa che non può prescindere da innesti robusti e nemmeno può supportare e sopportare ambizioni di play off. Questo Cesena dovrà salvarsi, è bene sia chiaro a tutti. Ed è bene che il concetto di sacrificio e punto sporco faccia breccia anche nelle coscienze più raffinate. In attesa di miglioramenti, sostanziosi, sostanziali, doverosi, va valorizzato anche il puntaccio sanguinante di una domenica vissuta tra gli sbadigli, lontano da quello che tutti avrebbero sperato e magari anche programmato.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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