![Igor Campedelli e Luca Mancini, presidente e DG all'epoca dei fatti.Cesena: sequestrati 11 milioni per frode fiscale, coinvolto anche Luca Mancini](https://sanmarinortv.sm/media/cache/fe_article_detail_full_half/uploads/img/photo/2b/2b9f158192c1157a086a09033f5969a46c1d4696189463.png)
Nuovi risvolti nella questione legata alla gestione fraudolenta del Cesena Calcio da parte di Igor Campedelli: la Guardia di Finanza ha infatti sequestrato beni e conti correnti per un valore complessivo di 11 milioni di euro alla società, all'ex presidente e ad altri cinque soggetti; coinvolto nell'inchiesta anche l'attuale presidente del San Marino Calcio Luca Mancini.
Secondo l'accusa gli indagati – attraverso raggiri contabili e amministrativi – avrebbero svuotato le casse del Cesena creando fondi neri che poi finivano sui propri conti correnti.
Con Campedelli, coinvolti anche 4 imprenditori e 2 commercialisti di Cesena che avrebbero messo in atto la frode fiscale. Accuse a vario titolo di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento IVA, simulazione di reato, appropriazione indebita, riciclaggio e falso in bilancio.
La richiesta di sequestro preventivo vuole evitare il rischio che gli imputati possano far sparire beni mobili e immobili: si tratta di 65 conti correnti, 34 depositi titoli e 6 cassette di sicurezza detenuti in 44 banche italiane, 19 fabbricati e 14 terreni tra Romagna e Milano, oltre a 29 quote di società romagnole. A riportarlo è un'agenzia ANSA.
LP
Secondo l'accusa gli indagati – attraverso raggiri contabili e amministrativi – avrebbero svuotato le casse del Cesena creando fondi neri che poi finivano sui propri conti correnti.
Con Campedelli, coinvolti anche 4 imprenditori e 2 commercialisti di Cesena che avrebbero messo in atto la frode fiscale. Accuse a vario titolo di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento IVA, simulazione di reato, appropriazione indebita, riciclaggio e falso in bilancio.
La richiesta di sequestro preventivo vuole evitare il rischio che gli imputati possano far sparire beni mobili e immobili: si tratta di 65 conti correnti, 34 depositi titoli e 6 cassette di sicurezza detenuti in 44 banche italiane, 19 fabbricati e 14 terreni tra Romagna e Milano, oltre a 29 quote di società romagnole. A riportarlo è un'agenzia ANSA.
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