Arrigoni continua a guardare avanti. Cosa altro potrebbe fare guidando una squadra che non solo non è stata rafforzata, ma al momento è uscita indebolita da una sessione di mercato aperta il tre gennaio nella quale ha perso Eder e Candreva? Guarda avanti e non si arrende. Ma sul campo c’è poco da prendere. La squadra è obiettivamente pochissima cosa e le paure i timori che la paralizzano alla prima difficoltà sono segnali di inadeguatezza alla categoria. Un lento giro palla di giampaolina memoria e un passo cadenzato sui quali la qualità e l’intensità dell’Atalanta si sono abbattute al di là dello sfortunato autogol che ha deciso la partita. Colucci fa i conti, e i numeri sono brividi.
Roberto Chiesa
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy