All'intervallo era lecito sognare. Per lo meno pensare che i giochi pericolosi, quelli senza rete, fossero definitivamente affare d'altri. La rete, quella che l'aveva messa così, l'aveva confezionata D'Alessandro uno che quando accelera abbatte la barriera del suono e firmata Pablo Granoche un altro che in carriera qualche gol lo ha fatto ancora. Cesena in vantaggio al Rigamonti, meritatamente, a emulsione di 45 minuti alti e coraggiosi con dispendio notevole ma mai la sensazione che il Brescia potesse far male. Quella che invece è subito legge dopo un intervallo nel quale in troppi hanno pensato che forse davvero ci fosse spazio per un girettino ai play off. Sarà stata quella vertigine lì, o forse le gambe in riserve, o più semplicemente il Brescia che gli spareggi rischiava di perderli davvero con una squadra invece costruita per farli. Il pareggio è logico estuario di un assedio pressochè feroce, ma porta alle rondinelle un filino di appagamento. Respironi di qua e di là e per schiodare l'1-1 ci vuole solo e soltanto il famigerato episodio. Appena entrato l'errore da matita blu lo commette Parfait. Giornata nerissima per lui e il suo disinvolto dribbling con la squadra in uscita. Arias ruba e innesca Caracciolo che incrocia il 2-1. Si facessero i play off li farebbe il Brescia. Di qua mancano un paio di vittorie per dirsi salvi.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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