Champions: la Roma vuole sfatare il tabù inglese
Sono quattro i giocatori in rosa ora ed allora: i comprimari Lobont e Borriello, gli intoccabili De Rossi e Totti. Se il primo è fermo ai box per infortunio, il capitano va a caccia della rete più anziana in campo continentale. Dovesse arrivare stasera all'Ethiad potrebbe essere ancor più pesante in ottica superamento del turno. Come nel 2011 la favorita è il Bayern Monaco, ma non ci sono Cluj e Basilea coi giallorossi, piuttosto i citizens di Pellegrini, campioni d'Inghilterra in carica ed a caccia di quella Coppa dalle grandi orecchie che è poi l'obiettivo attorno a cui è stato costruito il progetto City degli emiri che ne detengono le quote di maggioranza.
La Roma si presenta nella miglior condizione possibile, con solo vittorie all'attivo in stagione e l'entusiasmo di chi torna tra i grandi. Si gioca anche per sfatare il tabù che vuole i giallorossi mai vincenti in Inghilterra, se non nell'inutile 1-0 di Anfield nella Coppa UEFA del 2001. Nelle nove partecipazioni alla Champions (compresa la finale di Coppa Campioni dell'84), in ben cinque occasioni il boia della Roma è stata una squadra inglese. Manchester, poi, ricorda la peggiore sconfitta di sempre: un 7-1 che ha negato una semifinale tutta italiana col Milan.
Un'inglese tira l'altra: cambiano i tempi e gli interpreti, ma l'avversario è sempre lo stesso. Chissà che Rudi Garcia non riesca a scrivere un'altra pagina nella storia del calcio della capitale giallorossa.
LP