Un mese esatto di collaudo e ora la prova del 9: il 22 gennaio Allegri opponeva alla Lazio la prima Juventus formato 4-2-3-1, che in sette gare ha fruttato altrettante vittorie, con 15 gol fatti e 2 subiti. Tolti biancocelesti, Milan e soprattutto Inter erano tutte vittime sacrificali annunciate, ma poco importa: il modulo a trazione anteriore finalizzato ad aumentare la competitività in Champions ha reso e stasera farà il suo debutto europeo per l'ultimo, decisivo test.
Si gioca l'ottavo di andata nel Do Dragao del Porto, dove negli ultimi anni hanno pianto, tra le altre, Bayern e Chelsea. Ciò ovviamente non basta per spaventare la sulla carte più forte Juventus, tanto che dell'11 di stasera Allegri ha annunciato solo cinque nomi, non proprio a caso: i tre moschettieri Mandzukic, Dybala e Cuadrado, il D'Artagnan Higuain e un altro che ci sa dare di fioretto, Pjanic. Il meglio dell'arsenale offensivo dunque, con Khedira e non Marchisio – che parola di Allegri sarà al top tra un mese – ad affiancare il bosniaco in mediana.
In difesa Bonucci è in tribuna per punizione a causa del bisticcio con Allegri. Dovuto – pare – a Marchisio, del quale il difensore avrebbe chiesto ripetutamente la sostituzione facendo arrabbiare l'allenatore. Davanti a Buffon, salvo sorprese, ci sarà la coppia Chiellini-Barzagli. Un rischio, visto che entrambi rientrano da un infortunio e non sono al meglio: per questo il terzino destro dovrebbe essere Lichtsteiner al posto del più offensivo e anarchico Dani Alves, a sinistra invece Alex Sandro avrà licenza di spinta.
Di fronte ci sarà un Porto imbattuto, coppa nazionale a parte, dalla gara col Leicester del 27 settembre. Quello di Espirito Santo è un 4-1-3-2 tutto circolazione di palla e velocità, con frequenti cross dalle fasce e i mediani laterali che vanno spesso a raddoppiare i terzini. Una squadra non certo difensiva e che crede nelle sue qualità. Gli unici dubbi di Espirito Santo riguardano proprio la mediana a tre davanti a Danilo: l'unico sicuro del posto è Brahimi, mentre André e Oliver sono favoriti su Corona ed Herrera. In attacco André Silva sarà affiancato dal neo acquisto Tiquinho, a difendere Casillas ci saranno l'ex Inter Telles, Marcano, Felipe e Maxi Pereira.
RM
Si gioca l'ottavo di andata nel Do Dragao del Porto, dove negli ultimi anni hanno pianto, tra le altre, Bayern e Chelsea. Ciò ovviamente non basta per spaventare la sulla carte più forte Juventus, tanto che dell'11 di stasera Allegri ha annunciato solo cinque nomi, non proprio a caso: i tre moschettieri Mandzukic, Dybala e Cuadrado, il D'Artagnan Higuain e un altro che ci sa dare di fioretto, Pjanic. Il meglio dell'arsenale offensivo dunque, con Khedira e non Marchisio – che parola di Allegri sarà al top tra un mese – ad affiancare il bosniaco in mediana.
In difesa Bonucci è in tribuna per punizione a causa del bisticcio con Allegri. Dovuto – pare – a Marchisio, del quale il difensore avrebbe chiesto ripetutamente la sostituzione facendo arrabbiare l'allenatore. Davanti a Buffon, salvo sorprese, ci sarà la coppia Chiellini-Barzagli. Un rischio, visto che entrambi rientrano da un infortunio e non sono al meglio: per questo il terzino destro dovrebbe essere Lichtsteiner al posto del più offensivo e anarchico Dani Alves, a sinistra invece Alex Sandro avrà licenza di spinta.
Di fronte ci sarà un Porto imbattuto, coppa nazionale a parte, dalla gara col Leicester del 27 settembre. Quello di Espirito Santo è un 4-1-3-2 tutto circolazione di palla e velocità, con frequenti cross dalle fasce e i mediani laterali che vanno spesso a raddoppiare i terzini. Una squadra non certo difensiva e che crede nelle sue qualità. Gli unici dubbi di Espirito Santo riguardano proprio la mediana a tre davanti a Danilo: l'unico sicuro del posto è Brahimi, mentre André e Oliver sono favoriti su Corona ed Herrera. In attacco André Silva sarà affiancato dal neo acquisto Tiquinho, a difendere Casillas ci saranno l'ex Inter Telles, Marcano, Felipe e Maxi Pereira.
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