Colpo Pro Piacenza: San Marino demolito

L'anticipo del Garilli promette di decidere la lotta salvezza, di sicuro quella per abbandonare l'ultimo posto, affare tutto del San Marino.
Franzini non sconfessa il suo 4-3-3 con Alessandro ed il rientrante Matteassi ai lati di Speziale, confermato al centro dell'attacco. Tazzioli sceglie Palazzi per sostituire Bregliano. A stupire è l'approccio propositivo del San Marino, che con Sensi e Musetti sembra poter passare, ma è poco più di un fuoco di paglia.
Dalla mezzora la Pro Piacenza prende in mano la partita e non la lascerà più: Speziale sbatte su un fenomenale Caio Secco, poi Matteassi reclama un rigore che arriverà, ma non qui.
Gli emiliani dominano: Matteassi combina bene con Barba e mette dentro, Speziale prova a girarsi su Benassi che la spizza; Alessandro dalla riga di fondo trova la porta ed il miracolo numero due di Caio Secco, portiere decisamente fuori categoria.
I padroni di casa martellano a caccia del vantaggio: l'intervento di Benassi sul cross di Porcino è il manifesto della sufficienza con cui i Titani hanno approcciato il crocevia della stagione. Bini non capitalizza, reclama un rigore e registra il fuorigioco di Danilo Alessandro, come segnalato da Bandettini.
Il meritato 1-0 arriva al 43' ed è innescato dal lancio di Porcino: Matteassi non potrebbe fare di meglio, a differenza di Cruz che con Speziale spalle alla porta pensa bene di tenere un braccio alto. La rovesciata del brianzolo di proprietà del Verona non può che finire lì e Carmine Di Ruberto comanda un rigore indiscutibile.
Dagli undici metri Alessandro spiazza Caio Secco e fa 7 in campionato. L'immediata reazione che il San Marino è in grado di produrre è lo sviluppo di questa punizione di Sensi, sulla quale Cuffa cerca una complicata quanto innocua girata.
A vedere la ripresa, sembra siano quelli in rossonero a dover segnare a tutti i costi: nel primo quarto d'ora Matteassi ha già calciato due volte nelle specchio, costringendo Caio Secco all'ennesimo intervento salva partita. Palazzi perde poi palla in uscita e l'estremo biancazzurro può già aggiornare il duello col capitano emiliano.
Il pubblico del Garilli si diverte, Franzini meno: la sua Pro domina, ma non la chiude. Schiavini come all'andata sbaglia un gol che sembrava fatto, ma stavolta per merito di Caio Secco, ancora superlativo nel tenere i suoi in partita.
Di là però c'è un suo pari, anche qualitativamente parlando: Alfonso chiude così su Cuffa. Il San Marino prende coraggio nel finale e ci prova ancora da fuori ed ancora sbattendo su Alfonso, coraggioso e puntuale nelle chiusure. L'ultima dei Titani è sulla testa di Musetti che dall'interno dell'area piccola trova porta e portiere.
Nel finale è ancor più golosa la palla che cade sul piede di Bangal: l'ex Ascoli – sul vantaggio comandato da Di Ruberto – non trova lo specchio con Alfonso fuori posizione. La mancata punizione dal limite per il tocco di mano di Sall fa scattare in piedi la panchina sammarinese, con Vivan tra i più vivaci, troppo anzi. L'arbitro nocerino spiega la sua decisione di assegnare il vantaggio ed indica la via degli spogliatoi al numero 12 sammarinese.
Finisce 1-0 con la meritatissima vittoria della Pro Piacenza, che in un colpo solo lascia il San Marino a -5 e scavalca pure il Savona, intravedendo la possibilità di salvarsi senza passare dalla post season. Per un moscio San Marino, l'obiettivo primario resta a quattro punti, ma con una partita in meno a disposizione ed identità mutata: l'aut aut ora si gioca con il Savona.

LP

Arnaldo Franzini (Allenatore Pro Piacenza)

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