Confederations Cup, il trionfo del Brasile, l'Italia chiude al terzo posto
Nella finale del Maracana non c'è partita e gli uomini di Felipe Scolari travolgono la Spagna.
Ai verde-oro bastano due minuti per trovare il vantaggio.
Fred è bravo nell'approfittare del pasticcio difensivo degli spagnoli e ad anticipare l'uscita di Casillias.
Il Brasile non è solo dribbling e colpi di tacco ma anche pressing e tanta corsa mentre i campioni del mondo sono in perenne difficoltà, è mai veramente pericolosi.
Ad un minuto dal riposo, il sigillo di Neymar,che manda letteralmente in delirio i tifosi della Selecao.
Per la stella del Brasile, anche il Golden Ball, premio per il miglior giocatore del torneo.
Secondo tempo e stesso copione.
Due minuti ed ecco il diagonale di Fred che chiude i conti di una partita che la Spagna non è mai riuscita veramente a giocare.
Che non sia serata per la squadra di Del Bosque lo si capisce al nono della ripresa quando Sergio Ramos, spreca malamente un calcio di rigore.
Ad un anno dal mondiale, il Brasile ha mandato un chiaro messaggio a tutti gli avversari.
Cuore e carattere per la nazionale italiana che conquista il terzo posto, superando ai calci di rigore, l' Uruguay.
Assenti Pirlo e Balotelli, la squadra di Prandelli trova un super Diamanti che trascina gli azzurri nella sfida con i sudamericani.
Il primo tempo degli azzurri è esaltante e il vantaggio nasce proprio da una punizione del fantasista che sorprende Muslera, con il difensore Atzori bravo a ribadire in rete.
Complice il gran caldo, l'Italia non riesce a mantenere il ritmo dei primi 45 minuti e l'Uruguay fa 1 a 1, con un preciso diagonale del solito Cavani.
La stanchezza la fa da padrone e allora serve la giocata di un campione per spezzare l'equilibrio.
Il primo capolavoro lo firma Diamanti, con un traiettoria perfetta per il primo gol in maglia azzurra.
La risposta è ancora di Cavani, che emula l' avversario e porta tutti ai supplementari.
Trenta minuti nei quali succede poco o nulla.
Dal dischetto si esalta Buffon che para i rigori di Forlan, di Caceres e Gargano e regala all'Italia una bella medaglia di bronzo.
Palmiro Faetanini