Il Lione sfata il tabù semifinali e – dopo averne perse 4 negli ultimi 5 anni – ritrova una finale in Coppa di Francia che mancava addirittura dal 2012, dall'1-0 contro il Quevilly. Era una partita da non sbagliare per i ragazzi allenati da Pierre Sage, contro il Valenciennes ultimo in Ligue 2. Eppure nel primo tempo, dopo la chance fallita da Nuamah, era arrivata la possibile doccia fredda: recupero palla di Knockaert, grandi proteste dell'OL ma si prosegue, servizio a centro area per Doucoure che non sbaglia il rigore in movimento e prende in controtempo Perri per il clamoroso vantaggio del Valenciennes. Tutto annullato però quando la direttrice di gara Frappart viene richiamata al VAR e vede il fallo dell'ex Brighton ai danni di O'Brien
Sospiro di sollievo per il Lione che torna a giocare e, nella ripresa, dilaga affidandosi all'uomo di maggior qualità: Alexandre Lacazette. E' proprio il capitano a guadagnarsi il rigore dopo appena due minuti e trasformarlo con una botta centrale sotto la traversa, imprendibile per Louchet. E' un gol importante per i padroni di casa che la sbloccano ed ora vanno sul velluto. Ancora Lacazette riceve in area da Benrahma, se la aggiusta e incrocia battendo l'incolpevole Louchet. Doppietta personale e Lione sempre più vicino all'ultimo atto. Nel finale sarà festa con il definitivo 3-0 realizzato da Orban, entrato pochi minuti prima al posto dello stesso Lacazette. Festeggiamenti, fumogeni e invasione di campo per la finale raggiunta: il Lione ora attende la vincente dell'altra semifinale, Paris Saint-Germain-Rennes.