Dopo aver trovato il ritmo in campionato, la Juve Next Gen si conferma anche in coppa, travolgendo 5-1 a domicilio la Pro Vercelli. Partita subito viva: bianconeri pericolosi con la rovesciata alta di Maressa e la conclusione di Mancini respinta da Rizzo, ma i padroni di casa non sono da meno. Comi non inquadra di testa il cross di Contaldo, mentre sugli sviluppi di un corner Gheza controlla al limite e scarica una bomba dritta sotto il sette. Pro avanti, ma il resto sarà quasi solo della Juve. A partire dall'altrettanto pregevole pari di Ntenda, che rientra dalla fascia sfruttando l'indecisione di Niang e piazza un destro perfetto a filo di palo lungo. La NG ora carica, trascinata da Valdesi: conclusione parata da Rizzo e poi due cross in fila, sul primo ancora Rizzo fa muro su Mbangula e sul secondo Mancini è libero di infilare di testa il sorpasso. Il resto con la ripresa: Mbangula avanza e appoggia per Nonge, il cui tiro senza pretese s'impenna per il tocco di Fiumanò e sorprende Rizzo, scavalcandolo. Nonge che poi si guadagna il rigore per fallo di Seck, sul dischetto va Mancini ed ecco la doppietta. Che diventa tripletta sul retropassaggio suicida di Gheza, Ntenda intuisce, anticipa Rizzo e di tacco va da Mancini, che completa l'opera con l'aiuto del palo. Palo nemico invece sul sussulto d'orgoglio della Pro, con Fiumanò a centrarlo di testa.
Qualificazione in esterna anche per il Pontedera che passa 1-0 sul campo della Carrarese. Primo tempo di soli marmiferi: Panico se lo divora calciando su Stancampiano a tu per tu, mentre Cerretelli manda appena a lato il mancino dalla distanza. I primi segni di Pontedera solo dal 71°, con Benedetti: tiro telefonato per Bleve e soprattutto l'affondo della vittoria, concluso con un tocco sotto che fa sponda sulla traversa e va in rete. È il momento decisivo, perché di là Capello va giù nel contatto con Pretato e conquista il rigore del possibile pari: batte Panico ma ancora una volta la spunta Stancampiano, che intuisce la trasformazione e fa muro pure sulla ribattuta di Grassini. Angolo e ultima speranza della Carrarese affidata a Simeri, che però non inquadra sottoporta e sancisce l'approdo ai 16mi del Pontedera.