Il Pescara scopre che difendersi non è una vergogna e così alla prima sulla panchina adriatica Cascione batte il Pontedera. Avvio piuttosto bloccato e dopo una mezzoretta del tutto trascurabile Vivoli chiude le gambe sul flipper innescato da Cuppone, poi Merola la vuole toccare dentro in evidente posizione irregolare: e annulla ai suoi un gol fatto. Si vede il Pontedera con l'accelerazione di Peli che costringe Plizzari ad andare in terra. Merola svaria molto sul fronte offensivo, il suo invito viene allungato da Guidi e chiuso, ma chiuso troppo, dal sinistro di Acconero. Prima dell'intervallo passa con merito il Pescara, Milani si sovrappone e brucia Perretta sulla corsa, Vivoli respinge la deviazione di Cuppone, ma la palla rimbalza bene sul sinistro liberatorio di Merola. Ripresa e Pontedera prova a riemergere: Cascione stringe i bulloni e alza la diga. Ianesi prova a farla girare sul palo lontano e resta nel mondo delle idee. L'occasione più bella per i toscani è quella che parte da Ianesi, ma che Ignacchiti da buona posizione non riesce a non impennare. E quando il novantesimo è già passato e Salvadori scarabocchia l'ultima mischia è tempo per un Pescara improvvisamente formichina, di tornare a vincere.