Piange la Scandinavia nella prima del Gruppo B, aperto da due goleade. In primis quella della Germania che liquida 4-0 la Danimarca, subito in suicidio col pasticcio tra Bruun e Stine Pedersen: Magull va in pressione, intercetta il rinvio e ha strada spianata, completando il tutto con una fucilata all'incrocio. Bruun prova a rifarsi girando al volo dalla mezzaluna, Frohms respinge senza patemi. Discorso opposto per la collega Christensen, che in avvio di ripresa va a vuoto sul corner di Magull e viene punita dall'incocciata di Shuller. Non che le compagne di reparto facciano meglio: Oberdorf spizza la punizione di Rauch e libera Lattwein, che controlla e infila radente al palo. Libertà totale anche per Popp, che capitalizza con un tuffo di testa la combinazione tra Brand e Lohmann per il poker. Come non bastasse la Danimarca dovrà fare i conti anche con la squalifica di Kuhl, che nel recupero si becca il secondo giallo per una spinta su Popp.
Germania prima d'un soffio di differenza reti sulla Spagna, vincente 4-1 in rimonta sulla Finlandia. A negare il primato alle iberiche è l'immediata marcatura di Sallstrom, incanalata al destro in buca d'angolo dall'assist al millimetro di Westerlund. Nell'occasione la Spagna si fa cogliere in fallo, prima del riposo però l'ha già ribaltata. Korpela sbaglia l'uscita sul corner di Caldentey e Paredes impatta di testa; di testa anche il sorpasso di Bonmatì, una palombella sotto il sette su traversone di Maria Leon. Il resto nel finale: altro assist di Maria Leon – stavolta su punizione – e altra inzuccata a rete, qui a firma di Lucia Garcia. E allo scadere del recupero Cardona punta Pikkujansa e le strappa il calcio di rigore, impeccabilmente trasformato da Caldentey e ultima istantanea prima del triplice fischio.