Contro l’Irlanda Prandelli cambia modulo e formazione. Ormai è certo. Con il recupero di Barzagli, il CT torna decisamente all’antico. A quello che aveva sposato fin dall’inizio della sua carriera in azzurro. Punto base: la difesa a quattro. Davanti a Buffon coppia centrale formata da Barzagli – Chiellini con Abate e Balzaretti sugli esterni. De Rossi torna nel centrocampo a 3 con Pirlo e Marchisio. Da trequartista, dietro alle punte, dovrebbe agire Thiago Motta considerato che Montolivo non sta certo attraversando un momento brillante. Punteri: Cassano e Di Natale. Fuori dunque Balotelli che partirà dalla panchina. Per lui si parla di un risentimento al ginocchio ma pensare che sia una diagnosi a tavolino per giustificare il cambio e non abbattere l’eterna speranza del calcio italiano, non è pensare male. Serve comunque battere l’Irlanda del Trap. Sulla carta impresa non difficile, possibilmente con un risultato minimo di 3-1, lo stesso centrato dalla Croazia. Potrebbe però non bastare. La qualificazione degli azzurri non è solo di loro pertinenza ma dipende da quello che faranno Spagna e Croazia. Dovessero pareggiare per 2-2, 3-3 e così via, anche una vittoria dell’ Italia per 8-0 non basterebbe agli azzurri per andare ai quarti. Dunque vincere, convincere con un orecchio e forse di più a quello che succede a qualche km di distanza tra Spagnoli e Croati. Che hanno promesso lealtà ma, in questi casi, le parole contano davvero poco.
Piero Arcide
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