Europei Under 21: l'Italia batte il Belgio ma il passaggio del turno resta molto complicato
Serve un miracolo all'Italia per qualificarsi alle semifinali dell'Europeo Under 21. La vittoria sul Belgio potrebbe non bastare
Partiamo da quello che ha detto la gara contro il Belgio. Italia “cattiva” e vogliosa di incanalare il match nell'unico modo possibile, almeno per poter credere nel miracolo, cioè vincere. E' Nicolò Barella uno dei più attivi, suo il colpo di testa in tuffo che finisce fuori non di molto all'alba dell'incontro. Ospiti che rispondono con Lukebakio, Meret fa il suo dovere. Comincia a girare Federico Chiesa, diagonale potente ma non preciso. L'Italia è costantemente nei pressi dell'area di rigore Belga, almeno nei primi 20 minuti. Ci prova anche Mandragora, il sinistro dal limite non va a destinazione. Locatelli bene per Pellegrini che da quella posizione doveva e poteva fare meglio. Il goal è solo rimandato e arriva al termine di frazione: Pezzella da sinistra, Pellegrini spizza per Barella: primo tiro respinto, la carambola favorisce ancora il centrocampista, momentaneamente ancora del Cagliari, che al secondo tentativo non sbaglia. Rinfrancata dal vantaggio, l'Italia chiude il match con Patrick Cutrone bravo a girare in porta il traversone di Pellegrini. Gli azzurrini di Di Biagio potrebbero dilagare con Locatelli, ancora Cutrone e Barella ma il terzo non arriva, arriva invece lo splendido goal di Vershaeren: destro a giro di rara bellezza che ricorda Alex Del Piero. Il goal Belga non scalfisce più di tanto perchè l'Italia non rischia più ma al contrario chiude definitivamente con Federico Chiesa. Se domani Romania e Francia pareggiano, avanzano in semifinale e non solo strappano il biglietto per le Olimpiadi di Tokyo. Ad occhio l'unica cosa in cui può sperare l'Italia è che l'orgoglio di una delle due possa prevalere. Ma quello che è assai probabile sarà invece il grandissimo rammarico per aver buttato via una qualificazione già in tasca con la scellerata sconfitta con una Polonia, presa a pallettoni da una Spagna, dagli azzurri battuta quasi in scioltezza all'esordio.