FIGC: si va avanti verso il ritorno in campo con tutta una serie di procedure sanitarie
Si è svolta oggi in videoconferenza la seconda riunione della commissione medico scientifica della FIGC, presieduta dal Prof. Paolo Zeppilli, con lo scopo di tracciare le linee guida del protocollo sanitario di garanzia della ripresa degli allenamenti
Una ripartenza del calcio professionistico italiano da effettuare a scaglioni (prima la serie A, poi B e C) per favorire il corretto svolgimento di tutti gli esami necessari, compresi i tamponi, e mettere in sicurezza squadre e addetti ai lavori. È questa l'ipotesi nuova prospettata dal presidente federale, Gabriele Gravina, nel corso della riunione con la commissione medico-scientifica incaricata dalla Figc di stilare i protocolli di ripartenza di tutto il settore. Il ritiro – si legge nel comunicato FIGC - sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il ‘gruppo squadra’. Tali indagini prevedono, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico (con la tipologia che sarà indicata dalle autorità competenti), un’anamnesi accurata, una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue.
Peraltro, su input della stessa FIGC che, per facilitare l’espletamento di tutte le procedure di screening e favorire una migliore organizzazione logistica, è previsto si possa prendere in considerazione la possibilità di consigliare una ripartenza a tre velocità: priorità alla Serie A, per poi proseguire con Serie B e Serie C». "Questa procedura - ha detto nel corso dell'incontro con i medici Gravina - ribadisce che noi del calcio non cerchiamo corsie preferenziali". Il calcio scalda i motori ma in pratica cosa succederà? Ritiro bunker, una sorta di preparazione come avviene solitamente nel periodo di luglio. Ritiro che sarà preceduto da uno screening a cui verranno sottoposti tutti coloro ruoteranno intorno alla squadra.