Il lungo giro d’Italia verso la B fa tappa oggi a Firenze. Cambiano scenari e targhe automobilistiche, accento degli spettatori e fame dell’avversario, ma finisce sempre con la solita mesta cerimonia. Un tempo di nulla di qua e di là tanto da chiedersi cosa si deve inventare il Cesena per perdere anche questa partita. Rossi senza Behrami toglie Jovetic dolorante dopo venti minuti, e nella ripresa c’è Comotto che quasi spaventa Boruc e allora Beretta toglie l’occhiale nero da rocker: si ingorillisce e pensa grande e dentro Martinez per Del Nero titolare a sorpresa. Chissà cosa succederà per perderla, si diceva, curiosità soddisfatta al minuto 15’ Moras di testa anticipa Cerci ma infila la sua di porta e qui l’ottimo schaffer potrebbe accendere il pullman perché la cosidetta reazione è la solita non reazione. Tra tanti che hanno sbagliato mestiere ce n’è uno, Iaquinta, che ha semplicemente sbagliato squadra e grazie ad un calcio franco prova l’ebbrezza di tirare in porta. Beretta fa il capanno e se l’aspetta, Antonioli capitola ancora questa volta segna Nastasic dimenticato in area dall’impalpabile malaka. Campedelli serio maledirà i barcellonismi estivi che hanno prodotto questa marmellata senza corpo né sapore. Con il cambio tra Paolo e Tommaso Arrigoni, Beretta esorcizza il presente e prova a pensare al futuro. Un tecnico che sostanzialmente fa quello che può: si agita e ci crede, se non altro per contratto. Nel video le interviste a Delio Rossi (Allenatore Fiorentina) e Mario Beretta (Allenatore Cesena)
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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