Fiorentina in lutto, è morto Davide Astori
Le 14 presenze in nazionale, il gol all'Uruguay, il Cagliari, il Siena, la Roma e la Fiorentina.
Da leader della difesa e dello spogliatoio, con una fascia al braccio che ne faceva seppur di poche parole il riferimento soprattutto durante le burrasche. Se ne va rapito dal destino come Morosini, Giuliano Taccola e Renato Curi.
E per la prima volta il calcio litigioso e guerrafondaio decide di fermarsi. Sarebbe una cosa normale, ma in questo calcio qui è un bel gesto. Gli dedicheranno un qualche stadio a casa sua nel bergamasco o in giro per l'Italia dove gli hanno voluto bene. Non vedrà crescere sua figlia che lascia insieme alla moglie nella disperazione. E lascia anche i tifosi, tutti i tifosi tristi. Perché peggio che morire, c'è solo morire senza un perché.
Roberto Chiesa