Forlì-Ascoli 2-1

Firicano fa le pulizie di primavera: c'è Casadei in porta al posto di Scotti e dall'altra parte c'è un Ascoli che non vince da 4 giornate. Finisce dopo 12 invece quello del Forlì che tanto per andar leggeri non girone di ritorno non ha mai vinto. Al Morgagni è match tosto, Arrigoni fa filare Melandri, Lanni devia un pallone pericoloso. Ma mentre il riposo si avvicina arriva a sorpresa il vantaggio ospite. Chiricò stoppa, sfida Casini nell'uno contro uno e incrocia. Casadei c'è e poi alla fine non c'è. Fa festa mezza Ascoli trasferita oggi nel settore ospite del Morgagni. L'intervallo non è la solita marcia funebre, Firicano ha l'occhio della tigre e stavolta trasmette alla squadra lucida disperazione. Docente fa una cosa da categoria superiore con stop a seguire, cambio di piede e golissimo dell'1-1. Si mette bene, sembra la giornata giusta per far l'impresa e qualcosa allora bisogna anche concedere come il contropiede che vede Chiricò in posizione millimetricamente regolare avanzare verso la porta. Con mezzo Morgagni che non guarda, la conclusione è benevola. Di là il capolavoro è servito. Docente oggi è immarcabile, Avogadri tira un po' la maglia forse più ingenuo che doloso l'intervento ma se fischia è rigore e infatti lo fischia. Docente piede caldo ribalta la partita e diventa contemporaneamente simbolo della rimonta forlivese e idolo dei tifosi del Teramo.

Roberto Chiesa

Le interviste agli allenatori Lovato e Firicano


L'intervista a Emilio Docente, attaccante Forlì